Il M5S libera dalla plastica le spiagge di Montalbano

Un tratto del “Percorso delle Tre Torri”, che va da Punta Braccetto a Torre di Mezzo, un sentiero naturalistico lungo la costa ragusana conosciuto anche per le splendide location della serie Tv del Commissario Montalbano, domenica è stato pulito e liberato dalla plastica grazie al lavoro degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Santa Croce Camerina, Ragusa, Comiso, Scicli, Vittoria e Modica. Decine di volontari, con in testa i deputati regionali Stefania Campo e Giampiero Trizzino, hanno riempito venti sacchi di rifiuti abbandonati, disseminati tra spiaggia, scogli e mare.

 

“C’è una grossa questione ambientale – ha detto Stefania Campo – che investe chilometri di fascia costiera inquinata dalla plastica, con vari reati di tipo ambientale che vengono perpetrati e con le serre che impediscono l’accesso al mare e producono rifiuti agricoli che arrivano in spiaggia, fra le dune. Problemi sui quali avevo già fatto un disegno di legge per liberare alcuni accessi e diverse interrogazioni all’Ars. Ho proseguito l’azione interloquendo con vari ministeri e abbiamo individuato delle strade percorribili, per esempio una mappatura per individuare le serre in disuso che potrebbero essere sgombrate creando così varchi di accesso alla spiaggia. L’obiettivo resta quello di restituire alla bellezza e alla libera fruizione questo percorso incantevole, di cui il nostro territorio dev’essere orgoglioso”.

 

“Il rispetto per l’ambiente – ha ricordato Trizzino – parte dai nostri piccoli gesti. Ieri, con attivisti, volontari e la collega Stefania Campo abbiamo ripulito un percorso molto famoso per i suggestivi paesaggi del set del Commissario Montalbano. Non si può permettere che luoghi così belli anneghino tra i rifiuti: restituire il giusto decoro spetta a ciascuno di noi e per questo tutti ci siamo rimboccati le maniche e in poche ore abbiamo riempito oltre una ventina di sacchi tra plastica e vetro. Continuiamo a ribadire l’impegno nella lotta alla plastica non soltanto dai banchi del Parlamento siciliano, ma anche sul territorio”.

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