IBERNAZIONE

Pochi mesi  fa una notizia “agghiacciante” ha fatto il giro del mondo .Una ragazzina inglese morta di cancro è stata ibernata per sua volontà ,la quale  rivolgendosi ad un giudice ha chiesto ed ottenuto la possibilità di avere una chance post- mortem, la speranza di  un giorno essere svegliata e curata dalla malattia.

Ma cos’è l’ ibernazione? L’ibernazione è una condizione biologica in cui le funzioni vitali sono ridotte al minimo, il battito cardiaco rallenta, respirare sembra diventare impossibile, e la temperatura corporea raggiunge gradi al di sotto del normale. Il metodo dell’ ibernazione è spesso utilizzato per mantenere l’ animazione sospesa dell’ uomo. In chirurgia, si parla di “ipotermia preventiva” a causa dell’ abbassamento forzato della temperatura corporea dell’ uomo, ciò è utilizzato per ridurne i processi vitali durante particolari interventi chirurgici. Anche in alcune riviste, si teorizza la possibilità di ibernare un intero individuo prima della morte cerebrale in caso di coma, oppure per evitare la morte a causa di un male inguaribile, in attesa di future scoperte scientifiche in grado di fornire una cura efficace, oppure per vivere una seconda vita, o ancora come metodo unidirezionale di viaggio nel tempo verso un’epoca futura e migliore. Evidentemente per un fatto legale è possibile solo la crioconservazione di corpi morti per cui, sfruttando il lasso di tempo che passa dal blocco del battito cardiaco alla morte cerebrale, si effettua il congelamento sperando di conservare intatte le strutture nervose.Secondo i sostenitori della crioconservazione, in futuro dovrebbe essere possibile sviluppare una tecnologia in grado di ripristinare completamente le funzioni vitali dei corpi ibernati. In questa ipotesi, al momento del risveglio il corpo riacquisterebbe il fisico che aveva prima della conservazione; ovvero, il tempo del congelamento non determinerebbe un invecchiamento. L’idea fondamentale alla base dell’ibernazione è quella di prendere tempo, sperando che quando si verrà scongelati esistano nuove tecnologie di clonazione. In molti credono che la memoria e la personalità di un individuo rimangano integre all’interno della struttura del cervello anche quando la sua attività viene interrotta, ma su questo la scienza non si è mai pronunciata. La legge prevede un periodo massimo di osservazione di 24 ore dall’arresto cardiaco, per poter disporre del cadavere, ma per evitare la decomposizione è necessario portare il corpo a –90° entro mezz’ora dalla morte per prepararlo all’ibernazione. Anche in Italia esistono molti casi di persone che hanno voluto essere “ibernati” prima della morte,  ma coloro che hanno scelto di essere  ibernati  si sono dovuti  recare negli Stati Uniti o in Russia prima di morire. Fra l’altro, ipotizzare cosa possa accadere fra 40-50 anni in ricerca non è possibile: possiamo prevedere l’orizzonte a 3-5 anni, il resto è chiromanzia, e con le attuali conoscenze possiamo dire che i problemi dell’ibernazione sono “insormontabi.

 

Articolo redatto da: SILVIA MARINO classe III A Turismo &

 MARIAGRAZIA BOTTIGLIA classe IV A Turismo

I.T.E.T. “ G. Garibaldi”  Marsala

Docente referente:Teresa Titone

 

 

 

 

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