Giornata contro la violenza sulle donne: una panchina rossa al Centro Commerciale Ibleo

Il Centro Commerciale Ibleo di Ragusa si prepara ad ospitare un evento di grande rilievo sociale in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La manifestazione trasformerà uno spazio quotidiano e molto frequentato in un luogo di memoria, riflessione e responsabilità condivisa.

L’iniziativa avrà inizio alle ore 11 con l’esibizione della scuola di danza Most of King Dance Studio: cinque danzatrici in costume rosso interpreteranno il brano “Baghdad”, un’espressione artistica che racconta il dramma del femminicidio e la necessità di non ignorare la violenza di genere.

A seguire, la cerimonia di inaugurazione della panchina rossa, simbolo internazionale contro la violenza sulle donne. La panchina, dedicata ad Antonella Alfano e a tutte le vittime di femminicidio, sarà inserita nel portale nazionale delle panchine rosse, diventando un monito permanente e un richiamo a non voltarsi dall’altra parte.

L’intera cerimonia sarà moderata dalla giornalista Laura Curella de “La Sicilia” e vedrà la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali e della società civile: Elvira Adamo, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ragusa, Gianna Miceli, Presidente della Consulta Femminile, Samuele Cultrera, Consigliere del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Maria Pia Iacono, Presidente di Soroptimist Club Ragusa, Elisa Dipasquale, educatrice e pedagogista del Centro Antiviolenza Il Pettirosso.

Durante tutta la giornata saranno presenti attività informative e punti divulgativi curati dalle associazioni coinvolte, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere e promuovere cultura della cura e del rispetto.

Le direttrici del Centro Commerciale, Alessia Naccari e Carla Gurrieri, hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Educare alla non violenza significa costruire futuro. La panchina rossa non è solo un segno di memoria: è un invito quotidiano alla responsabilità, al rispetto e all’ascolto. Ci auguriamo che chi passerà possa fermarsi, riflettere e ricordare che la cultura della cura si impara, si trasmette e può davvero salvare vite”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it