Ex Provincia di Ragusa in dissesto nel silenzio totale della politica

 Ex Provincia di Ragusa in dissesto nel silenzio totale della politica!

Perché non si è tentato il tutto per tutto per mettere in sicurezza i conti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, considerata l’indifferenza del Governo Musumeci al ‘caso Ragusa’ e perché nessuno ha pensato ad esempio all’utilizzo straordinario dei ‘fondi ex Insicem’ 

L’ex Provincia di Ragusa verso il dissesto nel più totale silenzio del Governo Regionale che annuncia –fiato alle trombe – l’accordo Stato-Regione per il 2019 che consentirebbe di intervenire sul prelievo forzoso per il nuovo anno ma dimentica di salvare gli enti quest’anno.

Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha comunicato alla sezione regionale della Corte dei Conti la condizione di squilibrio gestionale perché impossibilitato a ‘chiudere’ il bilancio di previsione 2018. Ora si aprono scenari sinistri per un Ente che nonostante non abbia un debito nei confronti di fornitori e aziende è in dissesto di competenza perché non ha gli stanziamenti necessari da parte di Stato e Regione per ‘coprire’ le spese necessarie ed indifferibili come il pagamento degli stipendi ai dipendenti, il pagamento dei mutui e le rate dei contratti assunti con fornitori come Enel e Telecom. Da tempo il Commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza ha lanciato ultimatum ai deputati regionali ragusani e al governo regionale per denunciare la pesante situazione di criticità ma non il suo grido di aiuto è rimasto inascoltato. Ci ha provato il deputato del Pd Nello Dipasquale presentando un emendamento in sede di assestamento di bilancio per un contributo di 2 milioni di euro ma il suo emendamento è stato bocciato anche col voto dei deputati di maggioranza Giorgio Assenza e Orazio Ragusa che invece hanno approvato la scelta del governo Musumeci di dare 8 milioni al comune di Catania e di 2 milioni all’ex Provincia di Siracusa. Scelte politiche incomprensibili che penalizzano enti virtuosi come l’ex provincia di Ragusa.

Un ente che ha fatto da anni spending review con i fatti, tagliando tutto quello che c’era da tagliare (dai posti dei dirigenti, ai fitti attivi, al parco macchine) e che ora dichiarerà il dissesto.

Resta il dubbio come non si sia tentato il tutto per tutto per mettere in sicurezza i conti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, considerata l’indifferenza del Governo Musumeci al ‘caso Ragusa’. Nessuno ha pensato ad esempio all’utilizzo straordinario dei ‘fondi ex Insicem’ col disimpegno dei fondi necessari per chiudere il bilancio 2018, considerato che quell’accordo di programma che ha stanziato somme per le imprese e la realizzazione di opere pubbliche non ha proceduto alla spesa di tutte le somme. Somme ferme per inadempienza di alcuni comuni come Ispica che non ha presentato ancora il progetto per la zona artigianale e tiene fermo 1,5 milioni di euro o il Comune di Modica per 2,2 milioni di euro che non ha ancora predisposto il progetto per le opere viarie del centro commerciale. Silenzio totale.

I deputati si girano dall’altra parte e assistono inermi alla fine di un Ente che ha fatto la storia per programmazione (ad esempio i collegamenti autostradali a supporto dell’aeroporto di Comiso o l’incentivazione delle rotte per lo scalo ibleo) e la tutela del territorio ibleo e nessuna forza politica che sente il bisogno di dire: state facendo la fine dell’asino di Buridano che pur avendo la possibilità di mangiare tra due mucchi di fieno a destra e sinistra, non mangia e muore. Così l’ex provincia di Ragusa che tra la possibilità di utilizzare i fondi ex Insicem o di ottenere i necessari trasferimenti da Palermo finisce in dissesto. Ma dov’è la politica? Boh!

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