EMERSE LE CARENZE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Come Consigliere Provinciale e Presidente UNSIC, saluto favorevolmente e con grande soddisfazione, l’annullamento del Piano Paesaggistico Provinciale, tramite la sentenza del Tribunale Amministrativo di Catania, con sentenza n. 2144 del 2011.

 

Sono state accolte dal Tribunale Amministrativo  le motivazioni dei ricorsi degli Enti e delle Associazioni di Categorie.

 

In Particolare è stato riconosciuto, come denunciato da me già dal lontano 6 Luglio 2010 che  il Piano era carente di valutazione ambientale strategica. (VAS)

 

In quella data nel silenzio più totale della maggior parte delle rappresentanze Politiche, Associazionistiche e Sindacali, ho voluto ufficialmente denunciare il grande torto che l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali per mezzo della Sovrintendente Vera Greco stava perpetrando nei confronti del nostro territorio.

 

Da quel momento ho voluto evidenziare la carenza di studi economico-sociale che il Piano aveva, e degli effetti dell’adozione avrebbe provocato sul tessuto produttivo della nostra Provincia.

 

Con onestà intellettuale devo ringraziare, l’attuale Soprintendente Arch. Ferrara, per la sua enorme disponibilità e sensibilità nei confronti delle nostre attività produttive, che ha fatto sì, che le richieste di pareri, sono state evase in tempi celerissimi, in modo da non penalizzare ulteriormente il nostro tessuto produttivo.

 

Oggi si avvalora la tesi che un Piano Paesaggistico Regionale può nascere solo da un riordino dai vincoli esistenti prima dell’adozione del Piano, con il coinvolgimento di tutte le realtà socio-politiche della nostra Provincia.

 

Auspico che questa esperienza che ha segnato tanto la vita sociale ed economica della nostra Provincia sia da esempio per quanti, rappresentanti Politici, Associazionistici e Sindacali,  che negli anni hanno declinato la loro presenza nei momenti di concertazione, provocando una stesura di un Piano Paesaggistico errato.

 

Spero che coloro che hanno difeso questo Piano, rivedano la loro posizione riconoscendo la bontà di coloro che avevano denunciato la irregolarità amministrativa strategica dell’Atto.

 

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