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Economia, rifiuti, acqua e sanità: Schifani traccia la rotta della Sicilia
29 Dic 2025 16:58
Tradizionale scambio di auguri di fine anno oggi a Palazzo d’Orléans tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e i giornalisti delle principali testate dell’Isola, tra quotidiani, televisioni e siti di informazione. L’incontro, ospitato nella sala “Maria Mattarella”, è stato anche l’occasione per fare il punto sui tre anni di attività del governo regionale e sulle principali sfide ancora aperte.
Nel suo intervento, Schifani ha voluto innanzitutto sottolineare il ruolo dell’informazione, impegnata in queste settimane a seguire l’approvazione della Finanziaria regionale all’Assemblea regionale siciliana. Un passaggio introduttivo che ha preceduto l’illustrazione dei risultati economici conseguiti dall’esecutivo.
Il presidente ha evidenziato il risanamento dei conti pubblici regionali, con l’azzeramento del deficit e la formazione di un avanzo superiore ai 2 miliardi di euro. A questi dati si affiancano l’aumento delle entrate tributarie, cresciute da 12 a 15 miliardi in tre anni, la crescita dell’occupazione del 10% e la significativa riduzione della cassa integrazione, scesa dai 13 milioni del 2022 ai 7 milioni del 2024. Indicatori che, secondo Schifani, collocano la Sicilia come prima regione italiana per crescita del Pil.
Un ruolo centrale, nel sostegno all’economia, è stato attribuito a Irfis, la finanziaria regionale, che negli ultimi anni ha investito oltre mezzo miliardo di euro a favore di famiglie e imprese. Il presidente ha inoltre riconosciuto la continuità con il trend positivo ereditato dal precedente governo Musumeci, sottolineando come l’attuale esecutivo abbia scelto di rafforzarlo attraverso una politica liberale e investimenti su opere e interventi strategici.
Ampio spazio è stato dedicato anche alle misure inserite nell’ultima Finanziaria regionale, pensate per sostenere la crescita economica e l’occupazione, in particolare attraverso interventi sul South working e sulla decontribuzione alle imprese. Resta invece l’amarezza per lo stralcio dell’articolo 31, che prevedeva un fondo da 10 milioni di euro per la riduzione dei costi di esportazione delle imprese siciliane.
Nel confronto con i cronisti, Schifani ha affrontato anche due dei dossier più delicati per il governo regionale: l’emergenza rifiuti e la crisi idrica. Sul fronte dei rifiuti, è stato predisposto un piano regionale e avviato l’iter per la realizzazione di due termovalorizzatori a Palermo e Catania, con gare affidate a Invitalia per garantire la massima trasparenza. Per l’emergenza idrica, il governo ha lavorato sull’aumento della disponibilità di acqua in rete e punta, nei prossimi anni, su dissalatori e su una gestione più efficiente delle risorse.
Non è mancato un passaggio sul tema della sicurezza, con l’annuncio dell’inaugurazione, a settembre, della nuova Control room regionale per il contrasto alla criminalità e la prevenzione degli incendi boschivi, oltre ai finanziamenti ai Comuni per nuovi sistemi di videosorveglianza.
In chiusura, il presidente ha toccato la questione delle liste d’attesa nella sanità e dei nuovi criteri di nomina dei manager sanitari, evidenziando la volontà di limitare l’ingerenza politica attraverso un sistema di selezione basato su una commissione esterna e su profili di alta qualità.
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