E’ morto padre Giorgio Guastella, fu tra i protagonisti della nascita della Diocesi di Ragusa

All’alba di oggi è tornato alla casa del Padre don Giorgio Guastella, canonico penitenziere del Capitolo della Cattedrale.
Don Giorgio Guastella è nato a Ragusa il 23 febbraio del 1928 ed è stato ordinato presbitero il 5 luglio 1953.
I funerali si svolgeranno domani, 26 marzo 2019, alle 15, nella cattedrale San Giovanni Battista, in Ragusa.
Con lui se ne va uno degli ultimi testimoni della nascita della Diocesi di Ragusa, avvenuta nelle due tappe successive del 1950 e del 1955, anno in cui fu definitivamente separata da quella di Siracusa.

Don Giorgio iniziato il suo lunghissimo ministero presbiterale a Vittoria, come vicario nelle parrocchie Sacro Cuore di Gesù, San Domenico Savio, Santissimo Rosario e San Giovanni Bosco. Di quest’ultima parrocchia sarebbe diventato dopo qualche tempo parroco, portando una ventata di novità nella pastorale, grazie anche alla realizzazione – per quei tempi veramente avveniristica – della radio parrocchiale.
Nel 1974, monsignor Angelo Rizzo, appena insediato sulla cattedra episcopale, lo chiama a Ragusa affidandogli il delicato ufficio di Cancelliere della Curia diocesana; ruolo che rivestirà ininterrottamente fino al 2010.

Gli anni della Cancelleria lo hanno visto impegnato nell’organizzazione dei flussi di lavoro e dell’archivio, dell’informatizzazione del quale è stato un antesignano, essendo stato il primo in assoluto, in diocesi, a dotarsi – già nel 1986 – di uno dei primi modelli di personal computer.
Al servizio della Cancelleria, che ha comportato un inserimento pressoché continuo nel Consiglio presbiterale e nel Collegio dei Consultori, don Giorgio ha affiancato un prezioso servizio pastorale, che ha avuto la sua punta di diamante nella cura della rettoria di San Michele, specialmente in occasione delle quindici visite alla Madonna di Lourdes e nella istituzione e gestione di Radio Antenna Ave Maria.

Molta e sensibile attenzione ha anche dedicato all’espletamento dell’incarico di canonico penitenziere, che lo vedeva presente nel suo confessionale della cattedrale, ad ascoltare le confessioni e a rimettere i peccati riservati, da cui solo lui, oltre al vescovo, poteva assolvere; un grande zelo ha anche dedicato alla cura pastorale, prevalentemente estiva, della parrocchia San Francesco Saverio di Marina di Ragusa, della quale è stato parroco.
Tutti questi uffici don Giorgio li ha svolti senza risparmiarsi, fino a quando le sue forze glielo hanno permesso.

Anche il progressivo venir meno delle sue forze, che da dicembre si è acuito, non gli ha fatto mai perdere la serenità: negli ultimi mesi era solito dire a chi lo andava a trovare, con un sorriso sereno, che attendeva «l’arrivo della sua “grande amica”». E, nella prima mattinata di oggi, la sua «grande amica» è venuta a prenderlo, per accompagnarlo al cospetto di Dio e renderlo definitivamente partecipe dell’eterna liturgia del Cielo.

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