E’ morto il pasticciere Gino Malandrino, imprenditore anche della ristorazione e del turismo

E’ morto ieri notte il pasticciere Giorgio Malandrino, detto Gino, fondatore della storica pasticceria Malandrino e poi della sala trattenimenti “Al 318” trasformata poi in struttura ricettiva Villa Carlotta.,
*Il signor Malandrino ha intrapreso l’attività lavorativa in età giovanissima. A soli 11 anni infatti iniziò a lavorare come aiuto pasticcere presso la pasticceria Chessari, ubicata nel centro storico ragusano.*
*E’ il 1953 e nonostante la giovane età il sig. Malandrino dimostra subito le sue doti innate nell’arte pasticcera. Durante gli altri 8 anni in cui rimane presso la Pasticceria Chessari riveste infatti il ruolo di Capo-Pasticcere. Nel 1960, all’età di 19 anni, presta la sua collaborazione presso l’azienda dei F.lli Cilia e vi rimane fino al compimento della maggiore età. E’ a 21 anni infatti che inizia l’attività per conto proprio, aprendo una pasticceria in pieno centro cittadino. Nel 1965 acquista i locali in Corso Italia 412, dando vita alla rinomata pasticceria “Gino Malandrino”, punto di riferimento per i bongustai ragusani e non. Nel 2002, seguendo l’evoluzione urbanistica della città, che vede il decentramento delle attività commerciali verso le periferie in espansione, l’attività sceglie una nuova location più ampia e innovativa, in una trafficata via di accesso a Ragusa. Da questo punto vendita viene rilanciata l’immagine aziendale, grazie anche al passaggio del testimone dal padre fondatore ai figli Luca, Tiziana e Mauro che, attenendosi ai principi e insegnamenti antichi, dotano la pasticceria di una nuova immagine, fondata sull’utilizzo di prodotti a km 0, quindi di materie prime esclusive del territorio, ma proiettata verso un pubblico più esigente e consapevole delle proprie scelte.*
Alla famiglia Malandrino, ai figli Mauro, Luca e Tiziana, vanno le condoglianze della redazione di Ragusaoggi.it

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