È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DUE TUNISINI NEI CONFRONTI DI DUE RUMENE
13 Apr 2010 17:26
Nella prima mattinata di ieri, i Carabinieri della Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno proceduto all’arresto di due cittadini tunisini ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di due donne rumene. Nelle prime ore della mattinata di ieri 12 aprile, i Carabinieri della Radiomobile, a seguito di una richiesta di soccorso pervenuta alla dipendente Centrale Operativa, si portavano in Contrada Case Serre di Acate dove all’interno di una casa rurale la cui porta era chiusa dall’esterno con un lucchetto che doveva essere forzato dai militari, trovavano due donne, una 41enne e una 46enne di origine rumena ma acatesi d’adozione, ancora in preda al panico per quanto accadutogli. Dalla ricostruzione fatta dai militari è stato accertato, infatti, che la sera precedente, Hammadi Brahim, tunisino 41enne bracciante agricolo in regola con i documenti di soggiorno, unitamente al connazionale Garbi Aymen 28enne, si erano recati a casa delle due donne e dopo aver cenato insieme, l’Hammadi abusava sessualmente della più giovane delle due con la quale, peraltro, avrebbe già convissuto in passato per qualche tempo, minacciandola di percuoterla violentemente se non avesse accettato il rapporto. Anche il Garbi avrebbe tentato di abusare a sua volta della stessa donna ma la stessa avrebbe opposto resistenza tanto da far desistere l’uomo. Le due donne quindi riuscivano a rinchiudersi all’interno della stanza da letto cosicché i due aguzzini si dovevano allontanare dall’abitazione non senza rinchiuderle all’interno della casa applicando dall’esterno un lucchetto alla porta d’ingresso probabilmente per impedire che le stesse vittime si allontanassero per chiedere soccorso. Fortunatamente però una delle due vittime era in possesso di un telefono cellulare con cui le vittime riuscivano a chiamare i Carabinieri ai quali descrivevano il modello di auto in possesso dei due uomini, elemento che si rivelerà fondamentale per rintracciare e arrest are i due tunisini sorpresi poco dopo l’accadimento dei fatti mentre percorrevano una strada interpoderale della contrada Case Serre a bordo della loro Ford. I due arrestati venivano quindi tradotti presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria davanti alla quale l’Hammadi dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, minaccia e sequestro di persona in concorso mentre per il Garbi i reati contestati sono la tentata violenza sessuale, il sequestro di persona in concorso e l’inottemperanza dell’ordine di espulsione impostogli dalle autorità provinciali ragusane nel luglio del 2009 così come emerso a seguito della completa identificazione dello stesso.
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