L’ASP di Ragusa rende noto che, a conclusione della selezione pubblica per titoli e colloquio, è stato conferito al dottore Luciano Carnazza l’incarico di Direttore della U.O.C. Distretto 1 di Ragusa, con durata quinquennale. Il Distretto rappresenta uno snodo essenziale per l’organizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare nel quadro delineato dal Decreto Ministeriale n.77/2022, che definisce […]
Donegani (PeR): “Schifani si dimetta: la sanità siciliana non può essere un sistema di clientele”
14 Nov 2025 09:53
La crisi della sanità siciliana esplosa con la recente inchiesta giudiziaria che sta travolgendo dirigenti, funzionari e pezzi dell’amministrazione regionale continua a scuotere la politica. E dal “Campo Progressista Unito”, riunito a Palermo, arriva una voce particolarmente netta: quella di Presenza PeR – Progressisti e Rinnovatori, che chiede apertamente le dimissioni del presidente Renato Schifani.
Un messaggio durissimo, lanciato con forza dal segretario regionale del movimento, Miguel Donegani, in apertura della manifestazione:
«La sanità siciliana non può essere ostaggio di un sistema di clientele e potere. Dopo ciò che è emerso, le dimissioni di Schifani sono un atto dovuto per restituire credibilità alle istituzioni», ha affermato.
Donegani: “Basta compromessi, il campo progressista sia coerente”
Il segretario di Presenza PeR – Progressisti e Rinnovatori ha poi rilanciato la necessità di rinnovare profondamente anche l’area progressista:
«Non si costruisce un’alternativa se si continua ad allearsi localmente con chi rappresenta il passato che vogliamo superare. Serve coerenza, dentro e fuori le istituzioni», ha dichiarato.
PeR chiede infatti di superare ogni forma di collaborazione politica ancora in essere, nei comuni siciliani, con esponenti di DC e MPA.
Un passaggio politico pesante, che mette in discussione assetti locali tuttora presenti in alcuni territori.
Un campo progressista “senza ambiguità” per riconquistare i cittadini
Donegani ha ribadito come il movimento intenda contribuire alla costruzione di un fronte progressista “rigoroso, credibile e alternativo”, libero da compromessi con chi viene ritenuto corresponsabile del sistema di potere che l’inchiesta sta facendo emergere.
La sua linea è chiara: solo una coalizione coerente potrà convincere i siciliani che esiste una reale alternativa a un modello di gestione che – secondo PeR – ha trasformato la sanità regionale in terreno di scambio politico.
La sanità siciliana che non va
Cannata (FdI): “Fatti gravissimi, servono risposte immediate”
Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, torna a chiedere verifiche e controlli dopo le rivelazioni emerse dall’inchiesta, che coinvolgono appalti, procedure di sanificazione e gestione delle sale operatorie.
Per Cannata, le responsabilità accumulate nel tempo dai vertici delle Aziende sanitarie – tra cui l’ormai dimissionario direttore dell’ASP di Siracusa – rendono necessarie azioni immediate per ristabilire trasparenza e sicurezza.
Di Paola (M5S): “Sicilia da decuffarizzare. Schifani ha fallito”
Duro anche il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, che parla di un governo regionale “travolto quotidianamente dagli scandali”.
Il M5S ribadisce di essere pronto “a governare subito l’Isola e mandare a casa un centrodestra che sta facendo solo danni”.
IL FOCUS DELL’ANTIMAFIA: “Regione vissuta come un bancomat”
Elemento centrale nel dibattito di queste ore è anche il bilancio annuale presentato in Aula dalla Commissione Antimafia dell’Ars, guidata da Antonello Cracolici, che offre un quadro ancora più ampio della crisi etica e amministrativa della Regione.
Cracolici: “Una burocrazia piegata alla politica. Fedeltà al posto della legalità”
Nel suo intervento in aula, Cracolici ha descritto una situazione definita “allarmante”:
- una Regione usata come fonte di favori e clientele,
- una burocrazia asservita alla politica,
- un sistema sanitario trasformato in terreno di malaffare,
- un livello di vigilanza insufficiente, come mostrato dai casi dell’Istituto zooprofilattico, delle concessioni demaniali e degli appalti nelle aziende sanitarie.
Il presidente dell’Antimafia ha ricordato le leggi approvate dalla Commissione negli ultimi mesi: dal progetto “Liberi di scegliere”, alla creazione del fondo per le imprese confiscate, fino ai 15 milioni per la videosorveglianza nei Comuni in difficoltà finanziaria.
“Non si può aspettare il prossimo scandalo”
Cracolici ha ammonito l’Aula: non si può “galleggiare” in attesa del prossimo scandalo; servono atti politici forti, che dimostrino che le istituzioni sono ancora in grado di difendere legalità e trasparenza; la rimozione della DC decisa da Schifani è “solo un primo passo”, non sufficiente a ricostruire fiducia.
Serve una reale svolta
Tra inchieste, dimissioni, richieste politiche sempre più pressanti e l’allarme lanciato dall’Antimafia, il sistema sanitario siciliano vive uno dei momenti più delicati della sua storia.
Il movimento Presenza PeR – Progressisti e Rinnovatori, con Miguel Donegani in prima linea, invoca un cambio di rotta immediato e un campo progressista finalmente unito e coerente.
Resta ora da capire se la crisi si trasformerà in un nuovo equilibrio politico o se l’isola dovrà attendere ancora.
© Riproduzione riservata