DISAGI PER I TRE PASSAGGI A LIVELLO DI VITTORIA

L’irrisolta questione dei passaggi livelli situati all’ingresso di Vittoria di nuovo al centro dell’attenzione della Cna. Stavolta, l’associazione di categoria ha inviato una lettera aperta, a firma del presidente territoriale, Giuseppe Santocono, e del responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, all’indirizzo dell’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia. Una lettera in cui, rifacendosi allo slogan “Libera circolazione di persone e beni” che campeggia sul sito di Rfi, la società che per conto del gruppo Ferrovie dello Stato garantisce anche il mantenimento in efficienza dell’infrastruttura ferroviaria, viene evidenziato come lo stesso non trovi specifica corrispondenza a Vittoria.

“Come Lei sicuramente saprà – è scritto nella nota indirizzata all’ad di Rfi – la rete ferroviaria della nostra zona, oltre a non essere per nulla adeguata alle esigenze di una economia effervescente, ogni giorno penalizza la nostra città. I tre ingressi di Vittoria: Catania-Comiso, Acate e Gela-Palermo, vengono bloccati dalla chiusura dei passaggi a livello, a volte anche per venti minuti, più e più volte al giorno. Si creano così file interminabili di auto, furgoni e tir. Tanti titolari di piccole imprese che per motivi di lavoro devono uscire dalla città vengono giornalmente ancorati sull’asfalto; così come imprese che attendono materiale o dipendenti sono costretti ad una consistente attesa. Tutto questo succede da anni. Riteniamo che, nel 2011, nell’era del wireless e del bluetooth, un territorio e la sua economia non possano continuare a subire questa umiliazione.

Per essere chiari: non stiamo dicendo di chiudere o di sopprimere un “ramo secco” del nostro sistema ferroviario, anzi come più volte abbiamo detto vorremmo che venisse potenziato magari riattivando il settore cargo. Stiamo, invece, dicendo chiaramente che la città (Vittoria è famosa per le produzioni ortofrutticole) e le sue imprese sono stanche. Se, come recita la carta dei servizi 2010 di Rfi a pag. 33, “l’incremento qualitativo e quantitativo della domanda di mobilità, mediante tutti i mezzi di trasporto, rende necessari i collegamenti tra le varie modalità”, le chiediamo, oltre a prendere atto del persistente disagio di una comunità di 70 mila abitanti, di intervenire. Vorremmo capire se esiste la volontà concreta da parte di Rfi di realizzare in tempi ragionevoli almeno un cavalcavia capace di smaltire il traffico così da liberare uno dei tre ingressi quando i passaggi a livello sono chiusi”.

La Cna di Vittoria, in attesa di un riscontro da parte dell’ad di Rfi, si dice disponibile ad un confronto sereno e franco sul delicato argomento.

 

 

 

 

 

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