L’ASP di Ragusa rende noto che, a conclusione della selezione pubblica per titoli e colloquio, è stato conferito al dottore Luciano Carnazza l’incarico di Direttore della U.O.C. Distretto 1 di Ragusa, con durata quinquennale. Il Distretto rappresenta uno snodo essenziale per l’organizzazione dell’assistenza territoriale, in particolare nel quadro delineato dal Decreto Ministeriale n.77/2022, che definisce […]
Decisa la privatizzazione della SAC: opportunità o rischio per l’aeroporto di Comiso?
27 Feb 2025 19:51
La SAC S.p.A. ha avviato ufficialmente il processo di privatizzazione della società stessa. E’ la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 27 febbraio 2025, ha approvato le procedure e i documenti necessari, tra cui il Piano Industriale, che saranno ora sottoposti all’Assemblea dei Soci. Un passaggio fondamentale che mira a rendere gli scali più competitivi e attrattivi per investimenti nazionali e internazionali.
Se da un lato la privatizzazione potrebbe garantire uno sviluppo strategico dell’intero sistema aeroportuale siciliano, dall’altro emergono alcune incognite, soprattutto per l’aeroporto di Comiso visto che Catania è uno degli scali più importanti in Italia e dunque non avrà problemi a trovare investitori. Lo scalo ibleo, che fatica da anni ad attrarre un numero significativo di voli e passeggeri, potrebbe trovarsi in una posizione delicata. Una gestione privata, infatti, potrebbe portare a scelte drastiche, qualora l’aeroporto non risultasse economicamente sostenibile agli occhi di nuovi investitori.
Il nodo dei finanziamenti pubblici
La notizia della privatizzazione arriva in un momento in cui si discute proprio del rilancio dell’aeroporto di Comiso. Solo ieri, alla Provincia regionale di Ragusa, si è svolta una conferenza dei sindaci per definire l’utilizzo dei fondi destinati allo sviluppo dei voli. Amministratori locali e rappresentanti del territorio, forse ignari delle imminenti decisioni della SAC, hanno ampiamente parlato degli scenari di pianificazione per cercare di avere più voli in terra iblea. Ma adesso che si va verso la privatizzazione, come si procederà con la gestione dei fondi pubblici verso appunto una società che diventerà esclusivamente privata, mettendo da parte la governace pubblica che era in gran parte specchio delle vecchie Camere di Commercio e di qualche Comune ?
A complicare il quadro, c’è il tema appunto dei finanziamenti pubblici. La Regione Siciliana ha stanziato risorse per sostenere gli aeroporti minori, ma Comiso riceverà ad esempio circa tre volte meno rispetto a Trapani. Un segnale che evidenzia le difficoltà nel dare centralità allo scalo ibleo nelle strategie di crescita regionale.
Quale futuro per Comiso?
L’Assemblea dei Soci della SAC avrà ora il compito di delineare i prossimi passi della privatizzazione. La speranza è che il nuovo assetto societario porti benefici a entrambi gli scali e non penalizzi Comiso, che rappresenta un’infrastruttura chiave per il territorio ibleo. Tuttavia, resta il dubbio: l’ingresso di capitali privati sarà una spinta per lo sviluppo o potrebbe, per paradosso, sancire un ridimensionamento dello scalo comisano? La risposta arriverà nei prossimi mesi, quando anche si capirà meglio cosa ne sarà di un altro progetto piu’ volte sventolato su Comiso, ovvero il cargo, di cui tutti parlano, si riempiono la bocca ma che forse segretamente, per una questione di costi-benefici, non vuole nessuno.
© Riproduzione riservata