Dall’orto al cuore: ecco come il progetto “Passiata” sta rivoluzionando l’agricoltura sociale a Ragusa

RAGUSA – Abbracci, racconti e miele. Il Progetto Passiata, acronimo di “Percorsi di Agricoltura sociale, sostenibili, inclusivi, animal friendly, abbinati alle trasformazioni agroalimentari”, continua a tracciare un cammino significativo nel panorama dell’inclusione sociale a Ragusa. Nei giorni scorsi, presso la sede di Asp Ragusa in Piazza Igea, si è tenuto un seminario intermedio per valutare i progressi e i risultati ottenuti finora. All’incontro hanno partecipato il direttore amministrativo, dott. Massimo Cicero, e il direttore sanitario, dott.ssa Sara Lanza, insieme alla referente aziendale del progetto, dott.ssa Lucia Ingarao, al coordinatore Michele Gugliotta, ai referenti del Dipartimento di Salute Mentale e ai rappresentanti delle aziende partner, ovvero Cooperativa Terra Iblea, Azienda Agricola Cannella e Azienda Agricola Allibrio. Durante il seminario, sono state condivise testimonianze toccanti da parte dei ragazzi coinvolti nel progetto e dei rappresentanti aziendali. Queste testimonianze hanno evidenziato il reciproco percorso di crescita, formazione e socialità intrapreso. Il dott. Massimo Cicero ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “Il Progetto Passiata rappresenta un esempio virtuoso di come l’agricoltura sociale possa essere un potente strumento di inclusione e crescita personale”. Anche la dott.ssa Sara Lanza ha sottolineato l’importanza del progetto: “L’integrazione tra sanità, territorio e realtà produttive può generare percorsi significativi per i nostri giovani con disabilità. La partecipazione attiva e l’entusiasmo dei ragazzi sono la testimonianza più evidente del successo di questa iniziativa”. La referente aziendale, dott.ssa Lucia Ingarao, ha aggiunto: “Il progetto continua a evolversi grazie all’impegno congiunto di tutti i soggetti coinvolti. Le attività svolte nelle aziende partner stanno offrendo ai ragazzi esperienze concrete che arricchiscono le loro competenze e favoriscono l’autonomia, un’interessante prospettiva anche per il futuro. Dalla messa a dimora delle piantine ai segreti per realizzare i dolci della tradizione, alle tecniche di coltivazione. Un grazie di cuore a tutti gli operatori e le operatrici che con passione e dedizione svolgono le varie attività”. Durante l’incontro è stato proiettato un filmato che ha raccolto immagini delle varie attività svolte dai ragazzi nelle aziende partner, mostrando momenti di lavoro, apprendimento e condivisione. Il Progetto Passiata proseguirà nei mesi di maggio e giugno, con ulteriori attività finalizzate a consolidare le competenze acquisite e a preparare i ragazzi a una maggiore autonomia. La conclusione del progetto, redatto dal dott. Giovanni Capuzzello, rappresenterà non solo la fine di un percorso, ma l’inizio di nuove opportunità per i giovani coinvolti. Info sui canali social e sul sito www.progettopassiata.it
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