CORAGGIOSI STUDENTI AMANO LA MATEMATICA!

Anche il Liceo Classico “G.Carducci” di Comiso alla “Settimana della matematica”, organizzata ormai da diversi anni dal Dipartimento di Matematica e dal Corso di Laurea in Matematica dell’Università di Pisa, durante la prima settimana di febbraio.

Tra i 140 studenti selezionati nelle scuole superiori di tutta Italia sarà presente a questa importantissima manifestazione anche Alessandra Cassibba, della quarta A della sezione Classica del prestigioso liceo comisano.

“Scoprire di essere stata selezionata per partecipare alla Settimana Matematica 2017- ha detto la giovane studentessa del “Carducci”- è stata un’emozione oltremodo soddisfacente, soprattutto perché la mia sezione di appartenenza è il Classico e non lo Scientifico. Odiavo profondamente questa materia alla scuola media, ma poi, come si suol dire, ho realizzato che le persone cambiano e, con esse, anche le loro inclinazioni.

Sono davvero felice di aver così dimostrato che il liceo Classico, al di là di quanto si dice in giro, forma studenti competenti in tutti gii ambiti disciplinari, capaci di inserirsi in posti di lavoro legati a conoscenze meramente tecnico-scientifiche”

Anche il prof. Vincenzo Romeo, docente di matematica e fisica di Alessandra, ha espresso parole di grande soddisfazione e compiacimento per il traguardo raggiunto dalla sua alunna. Un elogio particolare è arrivato anche dal dirigente scolastico, la dott.ssa Maria Giovanna Lauretta, inevitabilmente orgogliosa di Alessandra, di tutti gli studenti che si sono distinti in varie situazioni nel corso di quest’anno scolastico e soprattutto del corpo docenti affidato alla sua guida, capace di formare alunni davvero in gamba.

La “Settimana della matematica” si articola in tre giorni consecutivi (quest’anno si terrà mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 febbraio)e mira a coinvolgere gli studenti sia in lezioni di stampo prettamente universitario, sia in laboratori con intento esplicativo della “funzione pratica” della matematica, che vanno dalla probabilità applicata a temi di interesse, ai giochi, a questioni elettorali e tanto altro ancora. Ogni anno la manifestazione ricorda uno dei grandi personaggi che hanno fatto la storia di questa ardua disciplina e si propone diversi obiettivi: far conoscere, innanzitutto, il corso di laurea agli studenti interessati tramite il dialogo con docenti e alunni, presentare le offerte lavorative, spesso sottovalutate dagli studenti italiani, disponibili a chi consegue una laurea in tale corso, dimostrando ad esempio come quella da tutti ritenuti una “materia incomprensibile” si possa intrecciare con la vita di tutti i giorni, i mercati e le Borse internazionali, lo sviluppo dei motori di ricerca digitalizzati e il mondo della musica. Altro scopo della manifestazione è quello di coinvolgere gli studenti in attività matematiche significative e nello stesso tempo stimolanti, partendo da argomenti di una certa attualità per mostrare quali possono essere i contributi di un approccio matematico a tali argomenti.

Il caso di Alessandra Cassibba è l’esempio di quanto sia ricca e completa l’offerta formativa del liceo classico, del quale viene criticato l’eccessivo legame con materie e tematiche “troppo antiche e inattuali” che impedirebbero, secondo gran parte del sentire comune, l’accesso a settori importanti del mondo del lavoro.

Quello che però non viene notato da diverse persone, ed è compito degli studenti metterlo in luce,è l’immenso bagaglio culturale fornito da un corso di studi umanistico, che permette di sviluppare in una mente pensante e razionale, capace di mettere al vaglio del discernimento logico e di un grande spirito critico ogni situazione che la vita di tutti i giorni può proporci, competenze generali di comprensione immediata di qualsiasi disciplina e una capacità spiccata di accostarsi facilmente ad ogni campo del sapere teorico, anche quelli prettamente scientifici, grazie ad un consolidato metodo di studio. “Un classico è uno specchio essenziale: riflette l’anima di tutti i tempi che attraversa”.Questo pensiero di Nunzio La Fauci, scrittore e rinomato docente di Linguistica italiana, sintetizza al meglio il punto cardine di questa riflessione.

 

 

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