COPERTURA IMU CON TAGLI ALLA SICUREZZA

“I tagli lineari che il ministro dell’economia Saccomanni intende attuare per la copertura del decreto dell’IMU, per la parte che riguarda il ministero dell’interno, sono veri e propri tagli alla sicurezza dei cittadini che andranno a ripercuotersi sulle assunzioni dei vigili del fuoco e dei poliziotti, già in grave carenza di organico, come anche sui mezzi e attrezzature. Operare ulteriori tagli lineari al ministero dell’interno, di questi tempi, dopo i tagli già attuati dal governo Berlusconi e dal governo Monti, è da irresponsabili. Invece di ricercare e tagliare gli sprechi della cosa pubblica, politica compresa, questo governo taglia la sicurezza falcidiando proprio quei corpi che hanno il dovere di difendere la sicurezza dei cittadini >>.

Lo dichiara Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo sindacato autonomo vigili del fuoco che contemporaneamente fa appello al ministro dell’interno Alfano affinchè “in sede di conversione dal decreto siano espunti i tagli alla sicurezza, ricercando altrove le coperture finanziarie”.

Piuttosto – aggiunge Giuseppe Musarra, segretario Conapo per la Sicilia – se i soldi proprio non si trovano, si faccia pagare ancora per quest’anno l’IMU prima casa ai ricchi e alle abitazioni di lusso, ai quali la tassa sicuramente poco incide sul tenore di vita, ma non si tagli ulteriormente sulla sicurezza, che è un bene costituzionale primario che deve essere, questo si, garantito a tutti, poveri e ricchi. Un governo che si rispetti taglia gli sprechi, non mette in ginocchio gli apparati di sicurezza e soccorso pubblico”.

Secondo il Conapo, quindi, “bene ha fatto il vice presidente del Senato Gasparri ad annunciare battaglia in parlamento per rimuovere i tagli alla sicurezza, ma ora attendiamo una chiara presa di posizione anche degli altri esponenti politici della Sicilia, e, soprattutto che dagli annunci si passi ai fatti, mentre dal canto nostro – annunciano – siamo pronti a scendere in protesta se il governo persevererà in questa follia”

Non manca poi Musarra di far notare che “questi tagli, se attuati, renderanno nei prossimi anni impossibile per i vigili del fuoco dare la stessa pronta risposta operativa che tanto è stata apprezzata dalla popolazione e dai politici stessi, nel terremoto dell’Emilia Romagna del 2012, per questo i vigili del fuoco sono pronti a scendere in protesta”.

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