CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’UNIVERSITÀ TELEMATICA PEGASO SUL TEMA DELLA VIOLENZA DOMESTICA: LA DONNA VITTIMA E CARNEFICE, IL DRAMMA DELLA MODERNITÀ.

16 Apr 2015 08:29

Dagli ultimi dati del Viminale emerge un quadro agghiacciante di quello che oggi è il fenomeno: in aumento i maltrattamenti in famiglia dove vittime sono per lo più le donne  così come in aumento sono i reati di sfruttamento della prostituzione, tutto ciò nonostante un anno e mezzo fa sia entrata in vigore la legge sul femminicidio. Un’analisi attenta del fenomeno, visto in tutte le sue sfaccettature, sarà proposto ai presenti al convegno dagli illustri relatori che vi parteciperanno, fra cui la nota esperta Roberta Bruzzone, Psicologa Forense e Criminologa. “Abbiamo pensato di creare questo momento convegnistico- spiega Gianluca Occhipinti, Responsabile della sede universitaria Pegaso del sud est – data la notevole importanza che il tema del femminicidio sta assumendo negli ultimi anni. Se da un lato si assiste ad una sempre maggiore emancipazione della donna, dall’altro i casi di maltrattamento e di omicidio sono sempre più in crescita. Ciò ci ha spinto a voler organizzare un momento di riflessione e di formazione allo stesso tempo in quanto gli avvocati che vi prenderanno parte acquisiranno due crediti formativi. Il convegno, inoltre, per noi della Pegaso vuole servire a far conoscere questa importante realtà universitaria a Vittoria, resa possibile grazie alla disponibilità del sindaco, Giuseppe Nicosia, che ci ha concesso i locali, e sono certo che risulterà di grande utilità anche per i tanti studenti di questa e delle altre città vicine”. “Il convegno di lunedì – aggiunge la coordinatrice, Giovanna Ragusa- ha il preciso scopo di approfondire tematiche di scottante attualità in quanto si continuano a registrare, purtroppo anche nel nostro territorio, episodi di violenza in famiglia: umiliazioni, ricatti economici, rapporti intimi senza consenso, plagio, percosse ed addirittura omicidi. La casa familiare, sempre più spesso, è luogo costante di traumi e micro-traumi perpetrati per lo più dagli uomini nei confronti delle donne e a volte dei bambini, con conseguenze devastanti. Tutto ciò impone la necessità di ampliare le competenze degli operatori per riconoscere i casi, per stimolare strategie ed azioni di prevenzione e contrasto che tengano in considerazioni tutti gli aspetti di un problema che si ripercuote sulla collettività intera”.