Comiso inaugurato “Luce Finita”, festival delle luminarie d’autore. tema: “Il Flauto Magico”

Le note de “Il Flauto Magico” di Mozart accompagnano l’accensione delle luci. Nel cortile della “Fondazione Bufalino è stato inaugurato ieri sera “Luce Finita Fest”, il primo festival siciliano delle luci d’artista:le luminarie montate tra gli archi del cortile sono state disegnate dal pittore vittoriese Giovanni Robustelli e realizzate da Salvatore Di Benedetto, di Monterosso Almo. È il primo momento della manifestazione, organizzata dalla Fondazione degli Archi, con la collaborazione di Archinet, Cinestudio Groucho Marx, Factori e con il patrocinio del comune di Comiso e della Fondazione Bufalino. Il direttore artistico è Nunzio Andrea Zago.
Le luminarie rappresentano delle scene del “Il Flauto Magico”: quattro “quadri” attraverso cui Robustelli ha sintetizzato alcuni dei momenti salienti dell’Opera, tratta dal testo di Emanuel Schikaneder <it.wikipedia.org/wiki/Emanuel_Schikaneder>, su cui Mozart realizzò uno dei suoi capolavori più celebri. “Per me, è la prima esperienza artistica con delle “luminarie” – spiega Giovanni Robustelli – Nella prima scena – Ho scelto un tema che non è direttamente legato al Natale: il Flauto Magico: ho rappresentato il principe Tamino ed il suo viaggio spirituale verso la “luce”, un viaggio pieno di riti e significati esoterici. La prima scena rappresenta il momento del “buio”: Tamino è inseguito dal drago, che io interpreto come parte di se stesso. Nella seconda scena vengono in soccorso i genietti che donano a Tamino il Flauto Magico. Nella terza scena, Tamino suona il flauto e, con il suono, ottiene la creatività e l’arte. Nell’ultima scena, si rappresenta Tamino al centro tra le guardie che presidiano l’ingresso nel tempio, che rappresenta il luogo della spiritualità, la meta da raggiungere. I quattro colori – blu, verde, rosso e bianco – accompagnano le quattro scene: idealmente si passa dal buio alla luce attraverso un percorso di conoscenza interiore e di elaborazione del significato dell’esistenza”.

Soddisfatto il direttore artistico Nunzio Andrea Zago, ideatore della manifestazione, che si realizza per la prima volta in Sicilia*. **“L’accensione delle luminarie è stato un momento molto emozionante – commenta – non mi aspettavo che fossero così belle. È il primo tassello di un grande contenitore culturale per la città, un format che racchiude ed offre varie espressioni artistiche. inizia un percorso che, fino al 27 gennaio, proporrà, ogni sera, una serie di iniziative di cinema, poesia, libri e arte. Per Comiso una grande opportunità che speriamo possano apprezzare in tanti. All’inaugurazione erano presenti anche alcuni turisti”.*
Salvatore Schembari ha dedicato un pensiero a Comiso ed ai suoi luoghi simbolo: “Luce Finita si svolge sotto le estreme stelle del “Far Sud”, nel Cortile della Fondazione Gesualdo Bufalino, l’antico mercato del pesce. È l’ultimo possibile “Granducato intellettuale” (come lo definì Bufalino) che ci resta: un posto magico, racchiuso da un quadrilatero di cielo, tra le cabale simmetriche di colonne e archi, di loggiato. Qui le “luminarie” regalano un’atmosfera diversa e qui si svolgeranno tutte le iniziative culturali. Idealmente, abbiamo voluto far iniziare questo festival il 15 novembre, data della nascita di Bufalino (con la realizzazione di un suo ritratto da parte di Robustelli) e si concluderà il 27 gennaio, data della nascita di Mozart. Due grandi uomini racchiudono l’orizzonte culturale del festival”.
Il sindaco, Maria Rita Schembari (presente all’inaugurazione, insieme ad alcuni componenti della giunta, del consiglio comunale ed al sindaco dei ragazzi, Giorgia Blanco) ha commentato: “Luce Finita: un festival della luce che riprende e immortala i momenti salienti di una delle opere più belle di un grande genio come Mozart, il primo ad avere il coraggio di comporre delle opere nella sua lingua, il tedesco, rompendo un’antica tradizione del passato. Le sue note e le scene rappresentate delle luminarie regalano a Comiso un momento di grande spessore culturale”.

Fino al 27 gennaio si dipaneranno una serie di iniziative culturali: la rassegna “Cinema Oltre – Zodiac Film Fest”, che andrà avanti fino al 5 gennaio; *Stazione Poesia#1aFermata* (a cura di Giulia Cacciatore e Grazia Calanna), dal 5 al 26 gennaio; la mostra “Al più amato Giovannino d’Italia”, che sarà inaugurata il 26 dicembre e si concluderà il 27 gennaio (dedicata a “Vannino” Schembari). Durante le sei settimane del festival, inoltre, si susseguiranno vari appuntamenti musicali, con artisti simbolo della musica sperimentale, alcuni dei quali hanno realizzato artigianalmente i loro strumenti: Werto, Kinothon (Frametek + Canecapovolto), Siddhi, Riccardo Napoli + Salvatore Fallico e altri.

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