CODACONS E UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, PER I SICILIANI E’ URGENTE ABBATERE IL PREZZO ALLA POMPA DEI CARBURANTI

Riunione d’urgenza il 30 agosto fra il Codacons e l’Unione Nazionale Consumatori Sicilia che si sono incontrati per valutare le più opportune iniziative da intraprendere contro gli esagerati aumenti in Sicilia dei carburanti alla pompa: “Se le industrie, i gestori, il governo nazionale e regionale pensano che i cittadini, le famiglie, gli utenti e i consumatori siciliani si siano abituati alla crisi e accettano quindi tali aumenti di prezzo, si sbagliano certamente” hanno tuonato il  Presidente Regionale del Codacons Giovanni Petrone e Manlio Cardella, Presidente Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori .

Il livello di guardia è stato superato aggravando l’economia delle famiglie: entrare  in un’area di servizio e fare un pieno di benzina  o gasolio  a 2,00 euro ed oltre al litro causerà nelle prossime settimane l’aumento indiscriminato dei prezzi dei beni di prima necessità e di tanti altri prodotti dei vari settori merceologici; lo stesso accadrà per l’energia elettrica, per il metano per usi civili ed industriali, per i trasporti e i servizi pubblici.

A seguito di ciò i consumatori siciliani si chiedono quali siano le vere ragioni  del mancato funzionamento del Consiglio Regionale dei Consumatori ed Utenti (CRCU) che non riesce a riunirsi e, a questo proposito,  Petrone e Cardella ritengono che il Governo Regionale dovrà fornire chiarimenti circa la perdurante impossibilità di riunire il CRCU che impedisce in tal modo qualsiasi azione di tutela, garantita  dalla legge, verso  i consumatori siciliani di fronte all’aumento indiscriminato di prezzi e tariffe, del caro vita fuori controllo, della impossibilita di accesso al credito.

“Il CRCU – continuano Petrone e Cardella –  deve potersi riunire con urgenza per elaborare proposte da sottoporre al Governo della Regione in materia di prezzi sui carburanti. Tale richiesta nasce dal fatto che la Sicilia raffina e distribuisce il 42% del totale di greggio lavorato in Italia e consuma 2.258mila tonnellate di carburanti, cioè ben  il 15% di ciò che raffina.”

La Sicilia vede attive ben cinque raffinerie: tre in provincia di Siracusa (Augusta, Melilli e Priolo), una in provincia di Messina (Milazzo) e una in provincia di Caltanissetta (Gela) e da non sottovalutare è la portata dei costi di questa lavorazione sull’ambiente che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla salute dei siciliani che vivono nei Comuni a prevalente industria petrolifera. 

E’ arrivato dunque il momento in cui il CRCU discuta ed elabori una serie di proposte riguardanti l’abbattimento della quota di accise sui carburanti che potrà abbassare il prezzo alla pompa dei prodotti immessi sul mercato in Sicilia: ciò al fine di garantire così un prezzo più basso, che consentirebbe ai consumatori, alle famiglie, agli operatori economici di combattere il dilagante carovita, causa della recessione che ha colpito anche la nostra Regione.

Petrone e Cardella propongono inoltre di istituire  un’ Autority ed un Osservatorio Regionale per il monitoraggio dei prezzi e delle tariffe di acqua e rifiuti: l’aumento ingiustificato delle tariffe colpisce il reddito delle famiglie, dei consumatori, degli utenti e delle piccole e medie imprese. E’ necessaria l’istituzione del Paniere Istat regionale per rappresentare l’economia, la produzione ed i consumi delle famiglie siciliane.

E’ indicativo poi il fatto che nessuno di questi argomenti di pesante e grave attualità faccia parte delle dichiarazioni programmatiche e politiche dei partiti e dei candidati alla Presidenza della Regione Siciliana.

Codacons e Unione Nazionale Consumatori Sicilia in assenza di immediati provvedimenti si riservano clamorose iniziative che coinvolgeranno i cittadini ed utenti sin dalle prossime settimane.

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