CASO “PUNTA SECCA”: DIGIACOMO E CALABRESE SOLIDALI CON IL SINDACO IURATO

Punta Secca ancora sotto l’occhio del ciclone. Le sue spiagge e il suo mare stanno subendo un danno d’immagine a seguito di un servizio trasmesso nell’edizione delle 13,30 del Tg1 di sabato 25 agosto. Dai semplici cittadini, ai villeggianti della stagione estiva, passando per gli esponenti politici del nostro territorio stanno esprimendo il loro punto di vista sulla vicenda che ha colpito il mare del Commissario più amato d’Italia. Per l’on. Pippo Digiacomo sulla vicenda è stato fatto un lancio mediatico “fuori luogo” che inevitabilmente ha avuto un’amplificazione sulla stampa. Il servizio del Tg1, inoltre, riportava notizie assolutamente false che necessitano un’urgente rettifica.

Piena ed incondizionata fiducia nei confronti dell’operato della magistratura, ma per l’On. Digiacomo non si può utilizzare la telecamera come un fucile, così da danneggiare l’immagine di una delle spiagge più belle e famose del mondo, pur con le sue problematiche che l’amministrazione comunale sta cercando di risolvere nonostante si sia insediata da soli tre mesi. 

Solidarietà, dunque, dall’alto esponente del Partito Democratico al sindaco Franca Iurato, ma anche a tutta la comunità di Santa Croce Camerina.  Vicino alla Iurato anche il segretario del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, che sostiene di non aver compreso il perché di un’inchiesta che, seppur legittima, ha avuto, per il momento, il solo scopo di attirare un “clamore mediatico nefasto”. Per Calabrese siamo bravi ad “autodistruggerci”. Il tutto si potrebbe risolvere in una bolla di sapone ed il paesino di Santa Croce si troverebbe a pagare lo scotto. Da seguire, quindi, la strada della moderazione. 

Il sindaco Iurato che, essendosi insediata da appena tre mesi, non può secondo Calabrese rispondere di decenni di malversazione verificatasi lungo la costa. Non è legittimo fare di tutta l’erba un fascio e accomunare chi non ha responsabilità alcuna con chi, invece, in passato ha assunto precise decisioni che hanno di certo modificato l’aspetto della fascia costiera.

Anche i primi cittadini dei Comuni della provincia di Ragusa intervengono sulla vicenda dei presunti casi di  cementificazione selvaggia e sulla  mancanza di servizi nei “Luoghi di Montalbano” e si fa carico di rappresentarli il Sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che ritiene “inopportuno, inadeguato e vergognoso” l’attacco portato avanti verso il nostro territorio. 

Dipasquale aggiunge: “Come al solito c’è chi prova a infangarci; in una Sicilia in cui si registra un abbandono totale, dove, ad esempio, esistono e sono sotto gli occhi di tutti,  luoghi divenuti vere e proprie discariche in dispregio della salvaguardia dell’ambiente, si va a colpire ingiustamente proprio la nostra provincia in cui si  è invece lavorato per valorizzare diversi siti che sono oggi ammirati ed apprezzati in tutto il mondo e sempre più meta di migliaia di turisti”.     

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