Cancelleri annuncia più voli Alitalia e tariffe più vantaggiose. Ma è davvero così?

E torniamo, ancora una volta, a parlare di caro aerei. Perché dopo l’annuncio di Giancarlo Cancelleri, stamattina, abbiamo subito provato ad andare sul sito dell’Alitalia e prenotare un volo da Milano a Catania per il periodo natalizio che, secondo quando dichiarato ieri durante una diretta facebook, avrebbe dovuto essere la manna dal cielo, il regalo che veniva fatto ai siciliani. 34 voli, 500 posti in più per il periodo feriale. Questo è quanto si è potuto apprendere dal viceministro pentastellato.

Tutto questo, grazie alla collaborazione con Alitalia, che avrebbe messo a disposizione aeromobili più grandi proprio per questo. Stamani, siamo andati sul sito della compagnia di bandiera e abbiamo provato a prenotare un volo Alitalia Milano-Catania e ritorno, dal 22 dicembre al 6 gennaio. Ebbene, sotto i 300 euro non si trova niente. Può anche darsi che qualcuno sia riuscito a prenotare appena Cancelleri ha iniziato la diretta facebook, risparmiando quindi qualcosa, ma adesso, a distanza di appena un giorno, del risparmio promesso non c’è traccia. Con tutto il rispetto, 300 euro non ci sembra proprio un prezzo vantaggioso. Sostanzialmente è cambiato molto poco rispetto a prima di questo accordo con Alitalia.

A parte il fatto di aver passato dieci minuti a insultare i giornalisti di Repubblica, rei di non aver creduto a quanto annunciato dal viceministro e aver parlato male della stampa brutta e cattiva che non aiuta la gente continuando a parlare del caro-biglietti, ci sembra francamente molto strano il fatto che una compagnia aerea, qualunque essa sia, abbia bisogno di un accordo politico, una telefonata, un vertice, per capire di dover aumentare i voli durante il periodo natalizio e di non dover aumentare troppo i prezzi per i pendolari. Aumento che avrebbe dovuto calmierare i prezzi, nelle intenzioni. E invece, quei voli sono sempre troppo pochi, sempre insufficienti e il risultato è quello di aver tentato di mettere la classica “pezza” ad una situazione che fa acqua da tutte le parti.

L’avevamo scritto ieri: non si risolve così una situazione difficile e complessa. A nostro avviso, solo la cosiddetta continuità territoriale e le tariffe sociali per chi deve rientrare in Sicilia (e nel sud in generale) durante le feste, possono mettere davvero fine a questo teatrino che si ripete ogni anno.
E’ seccante dover scrivere ogni anno del caro aerei e dover ripetere, ogni volta, lo stesso concetto a Pasqua.
Vi diamo appuntamento già fin da ora. Ci rivediamo intorno ai primi di aprile, per parlare, casualmente, della stangata dei voli aerei che si avrà durante le vacanze pasquali per tutti quelli che vorrebbero rientrare per le ferie.
Scommettiamo?

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it