BIANCAZZURRO

 

Una delle regole non scritte del mondo dello sport dice che i derby sfuggono a ogni pronostico. Per quello che si è giocato oggi al “della Costituzione” di Ragusa tra Audax e Padua farne uno sarebbe stato ancora più difficile, in considerazione del fatto che i gialloneri padroni di casa, oltre appunto a giocare in casa, erano avanti in classifica, con i biancazzurri che, provenendo dalla serie B, avrebbero dovuto avere, almeno sulla carta, un organico superiore a quello dei cugini.

Alla fine degli ottanta minuti a portare a casa la vittoria è stato il XV di coach Greco, con i paduini, a parte per qualche minuto, sempre avanti nel punteggio e con il risultato finale mai in discussione. La partita però ha vissuto quasi sempre sui binari dell’equilibrio con una squadra, l’Audax, che ha cercato di sopperire l’inferiore tasso tecnico con il cuore e la grinta, e con l’altra, il Padua, che ha messo a frutto la maggiore esperienza e la capacità di sfruttare ogni errore dell’avversario.

Il 14 a 38 finale, visto da un certo punto di vista, è troppo punitivo per i colori gialloneri, se invece si lo si vede in un altro modo, sta stretto ai biancazzurri. Probabilmente il risultato è giusto.

A passare in vantaggio, quando la lancetta dei secondi non aveva ancora completato il primo giro, è l’Audax, con Salvatore Bellina Terra, che sfrutta al meglio un calcio di punizione concesso dal signor Marcello Laudani, senza sbavature la sua prova, per un fuorigioco paduino.

A nessuno, però, piace stare sotto, così i biancazzurri alla prima azione passano in vantaggio. Adriano Scrofani recupera un ovale poco oltre la linea di metà campo e, dopo aver saltato mezza difesa, va a chiudere la sua corsa al centro dei pali. Per Peppe Iacono la trasformazione non comporta nessuna difficoltà. 3 a 7.

La meta subita scuote i padroni di casa che, per una decina di minuti occupano la metà campo avversaria. Gli attacchi dei gialloneri sono però sterili e, salvo una o due occasioni, non sono mai pericolosi.

Passata la furia audaxina, nei successivi dieci minuti, sono gli ospiti a fare la partita. Questa volta la fase di attacco si conclude con la seconda meta di Adriano Scrofani. Peppe Iacono recupera un pallone a centrocampo e, vedendo sguarnita l’area dei 22 avversaria, calcia alto a seguire. Scrofani si lancia alla conquista dell’ovale, che nel frattempo è entrato in area di meta, e, battuto il proprio avversario diretto, si tuffa per appiattire. Anche in questo caso Peppe Iacono trasforma. 3 a 14 e siamo ancora al 25°.

In tribuna ci si aspetterebbe adesso il calo, almeno psicologico, dell’Audax e la salita in cattedra del Padua. Invece non accade nulla di tutto ciò. Le due squadre continuano a giocare più o meno alla pari, anche se con una certa supremazia dei biancazzurri soprattutto nel reparto dei trequarti e, seppur in misura minore, in mischia ordinata. La touche, invece, sembra territorio dei padroni di casa.

Si arriva così al 39°, quando, dopo un’azione che coinvolge tutti i giocatori del Padua, con l’ovale che viaggia per tutto lo schieramento da sinistra a destra, è Stefano Russo a finalizzare in meta. Capitan Iacono questa volta non centra i pali. 3 a 19.

Nel capovolgimento di fronte, un fallo paduino permette al piede di Bellina Terra di accorciare. E sul 6 a 19 si va negli spogliatoi.

Il secondo tempo, se possibile, è ancora più equilibrato del primo. Ma, così come nei primi quaranta minuti, è il Padua a segnare.

Al 48° Alessandro Cappa segna la meta del bonus, con un’azione simile a quella che ha portato alla seconda meta paduina: calcio a seguire di Iacono, ovale raccolto da Giuseppe Puglisi che fa il vuoto attorno a sé e che poi scarica a Cappa al quale non resta altro che andare fin sotto i pali e tuffarsi in meta. La trasformazione del capitano biancazzurro è quanto di più facile ci possa essere. 6 a 26 e partita che sembra finita.

Due minuti dopo il solito Bellina Terra accorcia dalla piazzola. 6 a 26.

Al 54° c’è il nuovo debutto di Emanuele Corallo che ritorna, alle soglie delle 39 primavere e dopo una pausa di “soli” 12 anni, a giocare tra le fila paduine. Emanuele, smaltita l’emozione del ritorno in campo, ha poi dato il suo giusto contributo.

La partita, adesso, vive di episodi. Durante uno di questi, siamo al 69°, arriva la meta di Paolo Iacono ma, come ormai accade da qualche settimana, l’invenzione è del fratello Peppe. C’è una mischia a 5 metri sul lato destro dell’attacco paduino. L’ovale esce dalla parte biancazzurra e capitan Iacono con calciopassaggio serve Paolo che raccoglie al volo e schiaccia in meta. Peppe trasforma. 9 a 33.

A questo punto le maglie si allargano e c’è gloria anche per Giorgio Passalacqua che finalizza una bella azione dell’Audax. Bellina Terra, da posizione difficile, non trasforma. 14 a 33.

Quattro minuti dopo Paolo Iacono firma la sua doppietta ma il protagonista, ancora una volta è Peppe. Il capitano ha un pallone all’altezza della linea di centrocampo. Finta il passaggio e invece si lancia avanti. La difesa giallonera abbocca e per il numero 10 si apre una prateria. Quando è ormai in prossimità della linea di meta avversaria, vistosi accerchiato, scarica al fratello che, ancora una volta, non deve fare altro che lasciarsi cadere a terra. Peppe non trasforma e il risultato, che sarà anche quello finale, si ferma sul 14 a 38.

Oggi, su Ragusa, a dispetto dei nuvoloni neri, il cielo è stato biancazzurro.

 

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