ATTENZIONE,ENNESIMA MAZZATA! CODACONS:« UNA FAMIGLIA DI 3 PERSONE HA PERSO 550 EURO»

C’era una volta presso una casetta modesta e comune un padre di famiglia ; il buon uomo si ripromise di fare tutto il possibile perché non potesse mancar mai nulla alla propria prole e con le proprie pesanti mani iniziò a costruire le fondamenta per il loro futuro. Ma nel 2012 l’incedere degli eventi sembrava vanificare i sacrifici, terremotare i pilastri innalzati a fatica, fagocitare i sudati spiccioli.

Quanti amari racconti potrebbero vibrare sulla carta, quante le tragiche storie che affollano i quotidiani, quanta l’indignazione per una classe politica che pensa solo a tartassare e tassare senza rinunciare, invece, ai propri privilegi! Gli Italiani non riescono ad orientarsi verso una prospettiva futura, i giovani vagabondano in un limbo di incertezze, quasi come una massa amorfa. Si è giunti al precipizio perché non esistono più ideali, ma semmai solo attempate e vane idee, insulsa brodaglia di chi non ha a cuore le sorti del padre di famiglia tipo, ma pensa solo al sonante Argent, alla seggiola d’oro. Da qui, si spiegano gli inutili contrasti o le alleanze d’argilla di una politica malata di gloria.

Anche oggi, giorno 30 agosto, apprendiamo un dato dall’Istat, l’ennesimo, da nera arrabbiatura: , «a luglio le retribuzioni contrattuali orarie sono salite dell’1,5% su base annua, ben al di sotto dell’inflazione che nello stesso mese era pari al 3,1%».

Ciò significherebbe che una famiglia di 3 persone ha avuto una perdita del potere d’acquisto equivalente a 550 euro,« una tassa invisibile» che strozza le famiglie italiane.

Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS è consapevole che l’Italia da 10 anni è immersa in una situazione stagnate per auanto riguarda la crescita:«dall’introduzione dell’euro, nel 2002, salari e pensioni non sono state adeguati all’aumento del costo della vita, nel frattempo raddoppiato, ed ora le famiglie sono costrette a ridurre persino le spese obbligate, come i consumi alimentari,  con effetti negativi sulla crescita del Paese».
Ed ancora si avverte che «fino a che si aumentano Iva ed accise, infiammando i prezzi, e contemporaneamente si bloccano pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici per ben 3 anni, i consumi continueranno a crollare ed il Pil a precipitare.»

Il Segretario Nazionale CODACONS, come soluzione e rivolgendosi a Monti , proporrebbe «di sbloccare anticipatamente i contratti della pubblica amministrazione e di destinare le poche risorse disponibili, invece che a ridurre ulteriormente il costo del lavoro (già ridotto, senza alcun effetto per l’economia, fin dal dl Salva Italia), alla rivalutazione degli stipendi e delle pensioni, anche quelle sopra 1400 euro, all’inflazione reale».

Delle parole, della teoria anche di quella mirabile della Fornero, siamo stufi: avanti i fatti!

In bocca al lupo!

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