Altro successo per “La casa di Bernarda Alba” della Compagnia G.o.D.o.T.

Un cast tutto al femminile, magistralmente diretto da Vittorio Bonaccorso, conquista il Teatro comunale “M. Perracchio” di Ragusa con la messa in scena di “La casa di Bernarda Alba”, uno dei testi più profondi di Federico Garcìa Lorca, per la 14^ stagione della rassegna “Palchi DiVersi”. Sabato e domenica la Compagnia G.o.D.o.T. ha dato ennesima prova della grande bravura dei suoi attori che hanno saputo sorprendere ed emozionare per la capacità interpretativa e per l’immedesimazione. In testa un’apprezzatissima Federica Bisegna nei panni della vedova Bernarda Alba, la Bisegna ha anche curato testi, costumi e riadattamento. Il cast ha coinvolto le giovani attrici Sara Cascone, Monica Chessari, Rossella Colucci, Benedetta D’Amato, Giulia Guastella, Federica Guglielmino, Gaia Guglielmino, Annarita Lo Bianco, Alessandra Lelii, Graziana Leggio, Benedetta Mendola, Micaela Sgarlata e la piccola Marisol Tirri. Suprema la regia di Bonaccorso, sua anche la scenografia, che ha rispettato la scansione musicale del testo, avvolta in un “silenzio ombroso” in cui le angosce si materializzano per dare vita a fantasmi irrequieti. “Ho chiesto alle attrici di farsi possedere da essi – spiega Bonaccorso – guardando al copione con gli occhi e la mente rivolte alla tragedia greca. Ho cercato di fare del corpo di Bernarda i pilastri della casa e di quello delle attrici le pareti, scarnificando quei “muri spessi” in semplici graticci.”

Il pubblico, rapito dall’intensità della recitazione, si è abbandonato a lunghi applausi, confermando il successo che l’opera ottenne già in estate all’interno della rassegna estiva “Palchi DiVersi al Castello di Donnafugata”. “Sono molto felice di essere ritornata a recitare i drammi di Garcìa Lorca – interviene Federica Bisegna – intrisi di pathos, sensualità, senso della vita e della morte, nell’autentica essenzialità. Tutto qui è teatro puro che assurge ai livelli più alti e universali della poesia e inchioda in un turbinio di contrasti emotivi sia l’interprete sia lo spettatore.”

Ad aggiungere intensità le musiche originali del maestro Pietro Cavalieri e le voci delle ballate di Alessandra Lombardo e Giuseppe Arezzi.

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