Adeguati gli stipendi dei dipendenti provinciali, lo comunica il Commissario straordinario Salvatore Piazza

In relazione alla presa di posizione della Cgil-Funzione Pubblica e alle notizie di stampa di questi giorni sul mancato pagamento degli arretrati contrattuali ai dipendenti provinciali e sulle indennità di risultato liquidate ai dirigenti dell’Ente, il Commissario straordinario Salvatore Piazza puntualizza quanto segue.
“Gli stipendi dei dipendenti provinciali sono stati adeguati al nuovo contratto delle Funzioni locali sottoscritto il 21 maggio scorso a partire dal 1 giugno 2018. Non sono stati pagati gli arretrati relativamente agli anni 2016 e 2017 e ai primi 5 mesi dell’anno 2018 perché la situazione di squilibrio finanziario dell’Ente non ci ha consentito di approvare il bilancio di previsione 2018. Le somme relative agli arretrati per il 2016-2017 sono un ‘avanzo di amministrazione vincolato’ e secondo il parere reso dall’Ifel, organismo competente del Mef, al dirigente del settore Finanziario, questo ‘avanzo’ non può essere utilizzato senza l’approvazione del bilancio di previsione 2018, a quanto mi sostiene il dirigente competente.

Per quanto riguarda le indennità di posizione e di risultato dei dirigenti dell’Ente – aggiunge Piazza – non ho operato alcun incremento ed ho mantenuto le stesse ‘quote’ deliberate a suo tempo dai precedenti Commissari. E’ bene precisare che la quota percentuale destinata alla retribuzione di risultato e di posizione è prevista da precise norme contrattuali previa contrattazione integrativa. La quota destinata alla retribuzione di risultato valorizza sia il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati in relazione alle funzioni connesse all’area diretta sia il grado di raggiungimento degli ulteriori obiettivi strategici e delle funzioni trasversali assegnati in base alla programmazione e alle linee di indirizzo indicate dall’Amministrazione. Infine c’è da considerare altresì che le quote dell’indennità di posizione e di risultato sono state mantenute perché i dirigenti hanno avuto un carico di lavoro maggiore per via della riduzione da 12 a 7 settori dell’organigramma che ha comportato anche una notevole economia per l’Ente”.

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