È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“AD ALTEZZA D’UOMO”: II EDIZIONE DEL WORKSHOP DI GIACOMO DI GIROLAMO
01 Set 2012 16:40
Festival del giornalismo a Modica: domani il gran finale della IV edizione
Fra i workshop organizzati anche quest’anno in occasione della IV edizione del Festival del Giornalismo a Modica è stato riproposto “Ad Altezza d’Uomo” – Il giornalismo d’inchiesta in provincia nell’era della comunicazione digitale – a cura del giornalista e scrittore Giacomo di Girolamo.
Una tre giorni intensa e molto apprezzata dai partecipanti che hanno avuto modo di confrontarsi “su come fare un buon giornalismo locale”, “su come essere nuovi pur esercitando in una piccola provincia” e soprattutto sulla necessità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie, che, volenti o nolenti, sono diventati strumenti essenziali del nostro presente.
L’esperienza di Di Girolamo, direttore della radio di Marsala – Rmc 101 – e del portale di informazione www.marsala.it ha fornito importanti spunti di riflessione su cosa fa la differenza di un giornale, soprattutto se si tratta di una testata di provincia: “il punto di vista”.
«Bisogna essere gelosi del proprio punto di vista – ha sottolineato più volte il giornalista – viviamo nel pieno dell’era digitale dove, a differenza del vecchio modo di fare giornalismo, siamo continuamente bombardati da notizie: occorre sapere filtrare l’informazione innanzi tutto, anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici e poi, importante, essere nuovi attraverso il proprio punto di vista. Questo, nel tempo, farà la differenza tra un mezzo d’informazione e un altro».
Il giornalismo di provincia è molto spesso il giornalismo della porta accanto ma bisogna stare attenti a non cadere nella trappola dei “giornalisti provinciali” che non generano quasi più opinione pubblica: «occorre innanzi tutto chiamare le cose con il loro nome – spiega Di Girolamo – perché solo così si supera l’imbarazzo ma anche la paura di raccontare ciò che si ha accanto».
In sostanza il linguaggio e le parole sono gli unici strumenti che un buon giornalista deve adoperare con maestria per far si che non ci sia nulla di «inenarrabile» e nessun «inenarrato».
Seguendo questo principio, Di Girolamo, che è anche autore di inchieste sugli intrecci tra mafia, politica e impresa in Sicilia ha scritto “l’Invisibile” – un libro-inchiesta sul boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro: in un modo assolutamente nuovo, il giornalista-scrittore si rivolge “tu per tu” con Matteo, rendendolo “quello della porta accanto” e ricostruendo, tra verità e verosimiglianza, la sua storia fino alla sua attuale latitanza.
Durante i tre giorni di workshop si è discusso anche di “Come si fa un inchiesta in radio – gestire tempi e ritmi ma soprattutto sapere ascoltare -, “Come costruire un buon portale e come fare una buona informazione on-line” ed infine, cosa da cui nessun giornalista può “sentirsi salvo” “Come sopravvivere a minacce, querele e diffide”.
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