A MODICA DA OTTOBRE A DICEMBRE CONCERTI AL G55

Nella sonnolenta provincia ragusana alla fine qualcosa si muove sempre. Dopo le esperienze del Circolo Lebowski ( e l’estiva Green Stone Farm), quella del Pecora Nera, è la volta del progetto Hometowns, organizzato e voluto da Davide Iacono (Veivecura), modicano, che dopo l’esperienza europea è tornato nella sua città, Modica appunto (terreno sempre fertile per iniziative artistiche), ideando  la rassegna musicale che prende il nome dall’idea di Iacono che “tutti i luoghi in fin dei conti possono essere delle “città natale”, l’ingrediente giusto è quello di trovare qualcosa che ti faccia stare bene.”

Hometowns prevede due concerti al mese da ottobre a dicembre, con l’intenzione di riproporre il tutto anche a maggio/giugno.

Location della rassegna sarà l’accogliente G55, locale al centro di Modica già teatro di live importanti come quello di Hugo Race, Paolo Benveniù, Black Eyed Dog e altri.

Attenzione particolare è riservata alla dettagliata organizzazione, come tiene a precisare Davide:”Sto cercando di organizzare il tutto con estrema cura, considerato che io per primo ho calcato molti palchi europei, so cosa significa andare in tour, so cosa ti piace trovare e cosa no.

Ll’attenzione e il rispetto per gli artisti in primis. Una cosa su cui punto è l’orario d’inizio. Nel mio piccolo vorrei contribuire a cambiare questa cattiva abitudine dell’iniziare i concerti non prima delle 23:30. Quindi punto su un orario di inizio che non sfori le 22. Inoltre spero davvero che Hometowns possa avere un pubblico piccolo ma attento, che rispetti gli artisti e li faccia sentire a casa propria.”

Dopo Cordasicula, che ha aperto la rassegna il 9 ottobre, sarà la volta a fine mese di Blondy Brownie (ulteriori info alla pagina facebook https://www.facebook.com/hometowns) e poi tanti altri live all’insegna della qualità e magari in futuro altre sorprese come la possibilità di  riprendere un brano live in un luogo caratteristico di Modica per ogni band ospite della rassegna e la possibilità di aprire Hometowns  anche ad altre forme d’arte oltre la musica.

 

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