Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
IL COMISO RISCHIA DI GIOCARE ALTROVE
27 Mar 2013 08:15
Il Comiso Calcio potrebbe trovare accoglienza altrove e non nella sua casa naturale. Se infatti dovesse passare il progetto di affidamento a privati dello stadio comunale, l’unica prima squadra di calcio cittadina sarebbe costretta ad emigrare altrove. Il presidente Salvatore Distefano, a nome di tutta la dirigenza, esprime disappunto per il tentativo che si sta portando avanti e lancia un appello alla politica locale affinché si eviti la gravissima conseguenza di vedere la squadra verdarancio emigrare altrove.
“Già il mese scorso – afferma il presidente Distefano – ho scritto al Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa per protestare contro l’affidamento a privati delle strutture sportive realizzate o ristrutturate dalla stessa Provincia nella frazione di Pedalino come il Polivalente o il campetto la Zagara di via Volga. Ora si vuole toccare anche lo stadio comunale con una procedura penalizzante per l’ASD Comiso. Ci appelliamo per questo alla buona politica e al buon senso di chi ama veramente lo sport e il calcio in particolare. In caso contrario ci vedremo costretti a lasciare la struttura e chiedere ospitalità altrove con grave danno d’immagine per la città e grande dispiacere per i tifosi”.
Sulla vicenda interviene anche il presidente di Multifidi, main sponsor del Comiso Calcio, Roberto Biscotto. “Siamo fortemente contrari a qualsiasi ipotesi di affidamento a privati di una struttura che è pubblica e deve rimanere pubblica (vedi il Paladavolos che è utilizzato da diverse società sportive che si alternano durante la settimana e lo stesso dovrebbe farsi per lo stadio Comunale). Invitiamo quindi chi di dovere a fare in modo che Comiso non perda quello che deve continuare ad essere un patrimonio di tutti e di conseguenza una società che stiamo sostenendo affinché raggiunga gli obiettivi prefissati”.
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