Cunti ri Natali e tradizioni vive: a Scicli il Presepe che parla in dialetto

Pur essendo la seconda edizione, quest’anno ci saranno nuovi percorsi, nuove scene, nuovi dialoghi e tante emozioni. Il primo appuntamento è in programma il prossimo 21 dicembre dalle 18 alle 21 con ingresso da via Aniene che accompagna verso il nuovo tracciato del Presepe vivente addentrandosi nello storico quartiere di Piedigrotta, dove chiese scavate nella roccia, grotte e vicoli rupestri fanno da cornice a quello che era il vivere quotidiano dei tanti abitanti. Uno sguardo verso l’alto porta ad ammirare l’antico quartiere di Chiafura con le sue cento grotte e l’ex convento della Croce che sovrasta la città con la sua immensa struttura conventuale. “Perché questa scelta? – spiegano gli organizzatori – è un Presepe diverso dal solito, pensato in lingua locale poiché mette in scena i ‘cunti ri Natali’ e ‘a Nuvena’ che i nonni cantavano durante le festività natalizie. Tante le scene da vivere e rivivere. Antichi canti in siciliano che stanno sbiadendo nella memoria collettiva. Pane fatto in casa, appena ‘scaniato’, ricotta calda. Tra degustazioni, scenografie ‘naturali, canti popolari e straordinari dialoghi in dialetto si potrà vivere la vera essenza del Presepe”. L’ideazione è di Carmelo Trovato, Alessandra Trovato, Amedeo Falla e del Gruppo artistico “I Triepini”. Collaborano le ballerine dell’Atelier della danza di Sonia Occhipinti, il gruppo “Kanta e Kunta”, il gruppo “Balucu e Pagghiara”, Anna Trovato, Carmelo Conti, Matteo Pisana che suona la zampogna ed Alex Rivera alla fisarmonica. Ci sarà, nel percorso, anche “La Bancarella” di A. Aprile.

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