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Ristrutturazione ex cinema Marino: errori, demolizioni e pareri contrari dei Vigili del Fuoco
04 Nov 2025 12:07
“Prima hanno provato a impedirci di entrare. Ora capiamo perché.”
Con queste parole, dure e dirette, gli esponenti del Partito Democratico di Ragusa sintetizzano quanto accaduto durante il sopralluogo all’ex Cinema Marino, l’edificio storico nei pressi di via Roma destinato a rinascere tornando il Teatro della Concordia. Un’opera attesa da anni, ma che – secondo i dem – nasconde errori, sprechi e reticenze che rischiano di pesare sulla città.
La delegazione, composta dai consiglieri comunali Peppe Calabrese e Mario Chiavola, dal segretario cittadino Riccardo Schininà, insieme all’architetto Giuseppe Cucuzzella e a Giovanni Lauretta della segreteria, ha visitato il cantiere per verificare lo stato dei lavori di ristrutturazione, avviati nel giugno del 2021.
“Abbiamo trovato un’opera segnata da anomalie, ritardi e lavori rifatti da capo – spiegano –. Corridoi fuori norma, camerini troppo piccoli, muri tirati su e poi abbattuti, ascensori modificati: un disastro progettuale che ha costretto a demolizioni e ricostruzioni in serie.”
Secondo quanto riferito dagli esponenti del PD, il direttore dei lavori avrebbe confermato che diverse parti dell’edificio sono state rifatte a causa di errori strutturali e difformità rispetto al progetto iniziale. “L’amministrazione – aggiungono – dice che tutto ciò non graverà sui cittadini, ma non ha spiegato come sarà possibile coprire i costi aggiuntivi. Si è fatto il doppio del lavoro e si pretende di presentarlo come un successo. È un insulto all’intelligenza dei ragusani.”
Il sopralluogo ha inoltre portato alla luce due pareri contrari dei Vigili del Fuoco, relativi all’agibilità del teatro, che – denunciano i dem – erano stati minimizzati in Consiglio comunale.
“In aula, l’assessore ai Lavori pubblici ha impiegato mezz’ora ad autocelebrarsi – afferma Calabrese –. Oggi scopriamo che senza il confronto con i Vigili del Fuoco, il teatro non avrebbe mai ottenuto il certificato di agibilità. Un’amministrazione seria avrebbe riconosciuto l’errore, invece di nasconderlo dietro la propaganda.”
Duro anche l’attacco sul piano politico: “L’assessore è intervenuto solo a danno fatto. È mancata una direzione competente e costante dei lavori. Ora qualcuno dovrà spiegare chi pagherà le demolizioni e le ricostruzioni, perché non esistono imprese disposte a lavorare gratis.”
Sul cronoprogramma, che prevede la consegna definitiva entro luglio 2026, il segretario Riccardo Schininà è netto: “Vigileremo affinché non ci siano nuovi rinvii o richieste di fondi aggiuntivi. La città non può continuare a subire la superficialità di chi governa. Il nostro compito è controllare, denunciare e proporre alternative serie.”
Ma a rendere il sopralluogo ancora più teso è stato l’episodio iniziale: la delegazione del PD racconta di aver incontrato tentativi di ostacolo all’accesso. Solo dopo un confronto deciso, i dem hanno potuto entrare nel cantiere.
“Un fatto gravissimo – concludono – che dimostra quanto l’amministrazione tema la verità. Il controllo democratico non è un fastidio: è un diritto. Noi continueremo a esercitarlo, per tutelare la città da errori e sprechi che, ancora una volta, rischiano di cadere sulle spalle dei cittadini.”. Al sopralluogo è intervenuto il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Gianni Giuffrida.

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