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Pozzallo accoglie l’Icona Giubilare delle Misericordie: una serata di memoria, speranza e fraternità
25 Lug 2025 12:04
Un simbolo di fede, ma anche di solidarietà e umanità condivisa: la sera del 17 agosto, il porto di Pozzallo diventerà il cuore pulsante di un momento storico ed emozionante. L’Icona Giubilare delle Misericordie d’Italia, benedetta da Papa Francesco e in pellegrinaggio attraverso il Paese, farà tappa nella città simbolo dell’accoglienza e del coraggio.
Quella che arriverà a Pozzallo non è una semplice croce: è una Croce-pellegrina, ricca di simboli e significati, che porta con sé il titolo “Pellegrini di Speranza”. In essa si intrecciano storie di dolore e riscatto, memoria e futuro, fatica e misericordia. E Pozzallo, città-simbolo di frontiera, è stata scelta non a caso.
Una città che accoglie
A Pozzallo sono transitate migliaia di migranti, donne e uomini carichi di dolore ma anche di speranza, accolti con professionalità e umanità dai volontari della Misericordia. Qui sono nati bambini, sono state curate emergenze sanitarie, ma sono stati anche accolti i corpi di chi non ce l’ha fatta, come nei tragici giorni del naufragio di Sampieri del 30 settembre 2013, in cui persero la vita 13 persone.
Qui, più che altrove, si è realizzato un “ecumenismo operativo”, che ha visto fianco a fianco cattolici, musulmani, laici, istituzioni, Ong e volontari, uniti dal senso profondo della dignità umana. Ed è proprio questo spirito che si rinnoverà il 17 agosto.
Una serata di memoria e luce
L’evento, che prenderà il via al tramonto, sarà articolato in tre momenti: accoglienza, celebrazione e riconsegna dell’Icona, prevista intorno alle 22:30. Non solo preghiere, ma anche testimonianze, poesie, musica, canti e danze, per sottolineare l’universalità del messaggio. La serata sarà animata da parole e gesti laici e religiosi, a rappresentare i valori della vita che uniscono tutti i popoli.
Ad accogliere l’Icona ci saranno il Vescovo di Noto, le autorità civili e militari, e naturalmente i volontari che, con discrezione e tenacia, ogni giorno fanno vivere il significato autentico della parola “Misericordia”.
L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza, ai credenti e ai non credenti, perché – come ricordano gli organizzatori – “la speranza e la solidarietà non hanno confini, non hanno religioni, non hanno colore: sono il linguaggio universale dell’umanità”.
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