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Da Vittoria un grido d’allarme: il settore dell’autotrasporto rischia l’implosione
08 Set 2023 13:00
Per raggiungere (ad esempio) Milano partendo da Vittoria, ci vogliono circa 23 ore. La maggior parte della merce parte verso l’1 o le 2 di notte e viene chiesto ai camionisti di raggiungere il mercato di Milano entro le 00:00 del giorno successivo. Praticamente, impossibile. Il grido d’aiuto del settore autotrasportatori arriva da Vittoria e a raccoglierlo è l’Ami (autonomia moderata iblea).
AUTOTRASPORTO: UN SETTORE DIFFICILE
Un settore, quello dell’autotrasporto, seppur fondamentale, è spesso dimenticato e a volte sottostimato. Non si tiene mai conto, infatti, di quante risorse umane siano impegnate nel trasporto su gomma e di quanto possa essere stressante la vita del camionista a cui spesso si chiedono orari impossibili.
L’Italia ha una conformazione geografica molto particolare. Mentre negli altri paesi europei i camionisti impiegano 8/9 ore per attraversare uno stato, da noi questo è fantascienza. Soprattutto tenendo conto delle condizioni delle nostre strade e autostrade. In 9 ore arriviamo all’incirca a Sala Consilina (sotto Napoli).
Eppure, il trasporto su gomma è fondamentale per tutti i settori, compresa la sanità, e che l’intero paese dipende da questo sistema per il trasporto di prodotti agricoli, farmaci, arredamento, abbigliamento e altro.
Gli autisti sono stati considerati eroi durante la pandemia di Covid-19, ma ora rischiano di essere dimenticati. Le normative vigenti prevedono turni di guida di 9 ore seguiti da 9 ore di pausa, ma sono difficili da rispettare, soprattutto per gli autisti siciliani a causa delle lunghe distanze e delle condizioni delle strade italiane.
LE PROPOSTE DI AMI
Ami ha lanciato alcune proposte per cercare di venire incontro alla categoria e rendere il lavoro più accettabile.
Incentivare i giovani a entrare nella professione dei trasporti su gomma, sostenendo i costi per ottenere la patente necessaria. Aumentare gli stipendi degli autisti, seguendo l’esempio dell’Inghilterra, dove lo Stato ha contribuito a finanziare aumenti salariali per affrontare la carenza di autisti. Chiedere al governo nazionale di concedere una deroga per gli autisti che partono dal Sud, in modo che le ore di guida fino a Napoli non vengano conteggiate, per garantire un trattamento più equo in tutto il paese. Insomma, l’invito è per il Governo, affinchè si trovino soluzioni concrete per affrontare il problema.
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