È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VUOLE RITORNARE CON LA EX MA LEI RIFIUTA, L’UOMO LA PERSEGUITA
20 Giu 2014 09:23
Una telefonata giunta al 113 nel pomeriggio di mercoledi: una donna chiede aiuto e l’intervento della Polizia segnalando di essere stata percossa ed ingiuriata dal suo ex fidanzato nei pressi del luogo di lavoro, in via G. Carducci, a Ragusa.
Sono le 16.30 circa, infatti, quando F.A. 46enne ragusana viene avvicinata da G.G., 62enne ragusano, incensurato, col quale aveva intrattenuto una storia durata circa 8 anni che ha avuto termine già a far data dal 2010.
L’uomo si appostava nei pressi del luogo di lavoro, aspettava che la donna uscisse dal sito, la avvicinava, le chiedeva ancora di tornare insieme, lei rifiutava ma l’uomo stavolta la strattonava , la schiaffeggiava e la minacciava gravemente: analogo rituale si era ripetuto altre volte ma la donna stavolta decide di chiedere aiuto e chiama la Polizia.
Subito accorsi, i poliziotti riuscivano a fermare l’uomo mentre tentava di allontanarsi da via Carducci e lo bloccano.
F.A. è agitata ed impaurita: ai polizotti racconta di non poterne più. Nonostante si siano lasciati da qualche anno, da quest’anno G.G. è diventato insistente, non si arrende al fatto che la stessa non abbia intenzione di intrattenere rapporti sentimentali con lui e vuole spiegazioni.
La vittima vive in uno stato costante di ansia: ha cambiato abitudini di vita; ha persino pensato di parcheggiare la propria vettura lontano dal luogo di lavoro e camminare a piedi.
Sperava così di dissuadere il suo stalker facendogli credere di non trovarsi lì, ma inutilmente stante che l’uomo ogni mattina percorre ripetutamente la via Carducci, sia in macchina che a piedi, proprio davanti all’edificio ove lavora A.F..
Pur rifiutandosi di farsi refertare, stavolta la donna decideva però di sporgere querela presso l’Ufficio Denunce della Questura: ai polizotti raccontava di essere stata anche minacciata di morte, gravemente ingiuriata e diffamata, oltre che percossa davanti ad alcune persone, ancora in corso di identificazione da parte degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
L’uomo veniva così deferito alla locale AG per i reati di percosse, minacce aggravate, ingiuria e diffamazione.
Si coglie ancora l’occasione per sollecitare ancora quanti – vittime di vessazioni e di violenze – siano oggetto di fatti analoghi, di soprusi, vessazioni, presenze che violano la sfera privata, a rivolgersi con tempestività alla Polizia di Stato, denunciando fatti e comportamenti dei relativi autori: questo potrà garantire interventi mirati ed efficaci, scongiurando il verificarsi eventi di natura ben più grave.
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