È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VUOLE BUTTARSI DAL QUARTO PIANO
21 Giu 2014 09:42
Ragusa, sabato 21 giugno 2014. I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno salvato in extremis un ragusano che si stava per gettare dal balcone di casa al quarto piano di un palazzo.
Il figlio verso mezzogiorno ha chiamato il numero unico europeo di pronto intervento 112 riferendo che il padre, ricevuta una notifica di un atto giudiziario di diniego di un permesso da lui richiesto (lo stesso è agli arresti domiciliari), era letteralmente impazzito e aveva iniziato a urlare che la voleva far finita che non ce la faceva più e altre frasi sconnesse. Il figlio, impaurito, aveva chiamato i carabinieri ed era scappato di sotto in strada.
All’arrivo dei militari il ragazza era scosso, lo stesso ha indicato qual’era la casa. I militari fatti gli scalini “due alla volta” e giunti davanti alla porta socchiusa, hanno deciso per l’effetto sorpresa. Tentare di entrare e bloccarlo a qualsiasi costo.
Aperta la porta e lanciatisi nell’appartamento, i due carabinieri hanno trovato l’uomo, il 53enne ragusano B.N., con una bottiglia di acido muriatico in mano. L’uomo alla vista dei militari, non avendo più il tempo materiale per stappare e bere il micidiale veleno. S’è lanciato verso il balcone con i carabinieri “alle calcagna”.
I militari sono riusciti a raggiungerlo proprio sul parapetto. Data la foga dell’uomo e la sua forza fisica, i militari hanno faticato non poco in due per bloccarlo e tenerlo fermo, mentre – nel frattempo – pensavano anche a levare di mezzo la bottiglia dell’acido.
Un triste episodio che poteva finire in tragedia. Sarebbe bastato un ritardo dell’autopattuglia, un po’ di traffico in più e l’uomo sarebbe morto. Fortunatamente anche questa volta i militari dell’Arma hanno dimostrato grande determinazione, potendo salvare un’altra vita.
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