Vuoi venire in Sicilia oggi? Resta chiuso in aereo per oltre tre ore e forse arriverai…

La Sicilia è una terra meravigliosa, sole, mare, arte e l’Etna. Milioni di turisti ogni anno visitano l’isola più grande del Mediterraneo alla scoperta della cultura millenaria. Per raggiungerla però non sono tanti i mezzi messi a disposizione, considerato il fatto che il treno ad alta velocità è un lontano miraggio, per non parlare del ponte sullo stretto. Per poterla raggiungere la soluzione migliore è dunque è l’aereo, visto anche il numero enorme di aeroporti presenti sull’isola, ben 4. Palermo, Catania, Trapani e Comiso.

E allora ci chiediamo come sia possibile che oggi, 18 ottobre 2019, in concomitanza con l’eruzione dell’Etna e la conseguente chiusura dello spazio aereo (LEGGI L’ARTICOLO), ci siano ancora compagnie aeree che con voli tra Roma e Catania, la cui partenza è prevista alle 8:45, riescano a far imbarcare i passeggeri puntualmente per poi lasciarli ore e ore chiusi, “sequestrati” diremmo noi, all’interno dell’aereo.
E si, perché se di “sequestro” non si può parlare visto che i passeggeri sono liberi di scendere, si può dire che sia però un “ricatto” bello e buono: perché se non vuoi stare seduto in uno spazio ristretto per oltre tre ore allora non puoi più partire.

Allora chiediamo umilmente chiarimenti alla Sac per capire in cosa consiste la collaborazione tanto sbandierata tra l’aeroporto di Catania e quello di Comiso. A che serve? A chi serve non far arrivare neanche un volo anche in una giornata cosi particolare a Comiso?
Forse i dirigenti aeroportuali sono grandi appassionati di Leopardi, d’altronde si sa, l’attesa di visitare la Sicilia è essa stessa la Sicilia.

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