“VOGLIO LASCIARE UN SEGNO COME HA FATTO TRAPATTONI.”

È il giorno di Carlo Ancelotti. È stato presentato alla platea tedesca come il nuovo allenatore del Bayern Monaco e il tecnico italiano sorprende tutti parlando in tedesco. Solo poche incertezze, che come lui stesso ammette verranno eliminate nel tempo

Il primo a parlare in conferenza è Karl Heinz Rummenigge, che ricorda gli anni passati in Italia da giocatore, proprio come avversario di Ancelotti:

“Ci conosciamo da tanto tempo. Mi ricordo ancora quando giocavamo in Italia. Era un avversario duro ma leale. Fece una carriera eccezionale. Sono molto contento che siamo riusciti a portarlo al Bayern. Credo sia l’allenatore giusto, al posto giusto, al momento giusto. Sono convinto che continueremo ad avere successo e che avremo un ottimo rapporto. Il mercato? Siamo a inizio luglio, c’è ancora tempo, può succedere di tutto. Due anni fa si è infortunato Martinez e siamo intervenuti quando pensavamo di non doverlo più fare. Possono succedere tante cose”.

 

“Sono molto fiero ed orgoglioso di essere qui, e ringrazio il Bayern per questo – ha esordito così l’allenatore parlando in tedesco –. Credo che il mio amico Guardiola abbia svolto un buon lavoro in questi anni. Proveremo a vincere ogni competizione. Voglio anche salutare i tifosi. Spero che sarà una stagione fantastica. E sono sicuro che il mio tedesco migliorerà. Ora avanti con le domande, ma in inglese o in italiano per favore”.

 

La prima domanda che gli viene rivolta riguarda la tattica:

“Il Bayern ha una grande tradizione, che desidero continuare. Vogliamo un gioco d’attacco. Adoro questo tipo di gioco. Ma bisogna rispettare le caratteristiche dei giocatori, non sono qui per fare una rivoluzione. Il lavoro di Guardiola è stato fantastico”.

 

Ancelotti appare calmo e rilassato durante tutta la conferenza stampa, ma è anche molto ambizioso:

“Voglio lasciare un segno in questo club, come fatto da Trapattoni”.

 

Inevitabile la domanda che gli viene fatta su Mario Götze, da tempo sul mercato:

“Ci sto pensando. Per me è un nostro giocatore. Gli ho detto che cambio molto, dipende sempre dalle caratteristiche. Noi abbiamo una grande squadra, con tanti giocatori chiave. La rosa è molto ben costruita”.

Ancelotti suona la batteria per Stefano Borgonovo

Al Bayern c’è voglia di vincere dopo tre sconfitte di fila:

“Ho sempre allenato grandi squadre, che hanno sempre molta pressione perché devono vincere. Io però la pressione non la sento”.

 

Del resto Ancelotti è chiamato a riportare un po’ di tranquillità in casa Bayern dopo gli addii di Markus Hörwick, capo ufficio stampa che era al Bayern da 35 anni, e Matthias Sammer.

 

Il mancato successo in Europa è ciò che viene imputato a Sepp Guardiola.

“Il mio lavoro però non sarà più facile perché Guardiola qui non ha vinto la Champions – ha ribadito il tecnico –. Vincerla non è semplice. Bisogna superare diversi ostacoli. L’obiettivo è quello di vincerla, certo, e non ci accontentiamo della semifinale, ma ci sono tanti club che vogliono trionfare in Europa”.

 

Per l’allenatore italiano è importante far bene anche in campionato,:

“La Bundesliga è un ottimo campionato, con molte, molte buone squadre. Mi piace l’atmosfera che si respira. Gli stadi sono pieni. È una buona immagine”.

 

Infine non manca un commento sulla città di Monaco:

“Mi piace. Proverò anche la salumeria – scherza –. Siamo vicini all’Italia, questo può aiutarmi nell’inserimento”.

 

Ancelotti ha parlato anche del Milan, suo vecchio club con cui ha vinto 4 delle 5 Champions della sua bacheca, 2 da giocatore e 2 da allenatore:

 

“Il Milan per me è sempre di Berlusconi e di Galliani. Quando arriverà una nuova proprietà, lo dovrò considerare in un un’altra maniera. Ma per me oggi il Milan è Berlusconi e Galliani”

 

Giuseppe Raciti

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