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Vittoria per il Ragusa Rugby under 16 che vince nel campionato Elite
30 Ott 2017 20:16
I ragazzi dell’Under 16 tornano da Roma con i primi meritatissimi punti dentro i borsoni: peccato che i borsoni non ci siano più. Sembra una battuta, ma non lo è. Andiamo con ordine.
In settimana ci si era auspicati il primo importante successo, lo si percepiva nell’aria, e la Roma Legio Invicta, la squadra delle Fiamme Oro, appariva non del tutto distante dagli standard dei giovani ragusani.
L’entrata in campo, poi, ha confermato le attese e l’importante cambio di mentalità.
Passano pochi istanti e Ragusa è già arrembante, viene respinto il primo assalto, ma al secondo si apre l’autostrada per la prima meta di Andrea Tuminello, trasformata da Gabriel Di Natale: 0-7, e sono passati soltanto poco meno di cinque minuti.
Ci si aspetta il ritorno dei romani, quel nome ‘Roma Legio Invicta’ farebbe tremare. Ma no, sono ancora i ragazzi ragusani, ordinati e furenti, a respingere con grande caparbietà, sul nascere, ogni tentativo avversario, per poi ripartire con un gioco alla mano fluido, piacevole, tranquillo, veloce. E così Davide Cascone trova il varco con grande prontezza, e schiaccia in meta per la seconda volta. 0-12.
I padroni di casa annaspano, il loro coach effettua un primo cambio, ma la musica non cambia: i tentativi centrali si schiantano poco dopo la linea di metà campo, e da lì i nostri giovanotti iniziano la sarabanda alla mano, con incursioni continue da ogni lato della trequarti. Gabriel Di Natale trasforma un calcio piazzato concesso dall’arbitro per un fallo dei romani dentro i ventidue metri (0-15), e qualche minuto si incunea con un gran movimento, e schiaccia in mezzo ai pali, per poi trasformare facilmente: 0-22, e siamo ancora a poco più di metà del primo tempo.
Romani frastornati, il pubblico sugli spalti stenta a credere, e i ragusani imperversano, con pressing alto e azioni rapidissime: in due occasioni non si va ancora in meta, finché ancora Gabriel Di Natale, al termine di un’azione corale insistita, penetra di nuovo la difesa avversaria e mette giù, trasformando subito dopo: 0-29.
C’è ancora tempo per tentare un’altra meta, ma un minimo di sufficienza, ora, fa sfumare il tutto.
Finisce il tempo, e i coach Fumarola e Lucenti, e il presidente Di Natale, decidono di tenere altissima la carica agonistica della squadra.
La ripresa inizia però come troppe volte, con gli avversari alla carica: è la prima occasione per la Legio Invicta di annusare l’aria dei ventidue metri degli ospiti, ma vengono ricacciati indietro. Adesso la lotta si fa più accesa sulla linea centrale del campo, ma sul lato destro i ragusani passano ancora, azione veloce e Andrea Tuminello si invola dritto per dritto per mettere giù ancora: 0-34. Il calcio non va però in mezzo ai pali.
Dopo 40 minuti di gran rugby, i coach del Ragusa procedono adesso ad alcuni cambi, visto che i padroni di casa hanno messo in campo alcune taglie forti, decisi a sfondare centralmente per poi aprire ai lati. Si vivono momenti di equilibrio, ma si capisce anche che i nostri giovani stanno tirando il fiato.
Durante un’azione insistita, Roma trova con discreta casualità il varco per passare: 5-34.
Potrebbe sembrare una azione sporadica, ma evidentemente non lo è. Azione in fotocopia qualche minuto dopo, stessa trama, stesso sbocco, soltanto un po’ più centrale. La meta stavolta viene trasformata: 12-34.
Adesso però i nostri sembrano aver ceduto al solito timore, si rivede un altro piccolo black-out, i padroni di casa ne approfittano per alzare pugni e gomiti, per tenere un atteggiamento ai limiti della correttezza pur di riacciuffare un risultato compromesso. Maurizio Fumarola e Massimo Lucenti mettono in campo anche l’artiglieria pesante, ma nel frattempo i romani hanno marcato un’altra meta, non trasformata: 17-34.
I cambi iblei rimettono in piedi fisicamente il match, adesso si riprende a lottare con nuovo vigore, i nostri ragazzi si riavvicinano in un paio di occasioni alla linea di meta, e quantomeno tengono lontani gli avversari dalla loro metà campo.
E finisce così, 17-34. Primi meritatissimi punti, e il coach che richiama tutti intorno a sé per i complimenti ma anche per esaminare gli errori commessi. Ma c’è già stato il tempo per gioire, fare festa e anche applicare borse di ghiaccio.
C’è stato anche il tempo per fare un breve giro per la Capitale, perché una esperienza in trasferta può anche essere questo: passeggiata ai Fori Imperiali, Colosseo e foto all’Arco di Trionfo. Purtroppo però, al ritorno ai pullman, destinazione aeroporto, la delegazione ragusana ha ritrovato i mezzi scassinati, e gran parte dei bagagli trafugata, soprattutto borsoni con divise, indumenti, scarpette e documenti vari.
Una sorpresa piuttosto amara e tristemente reale, dopo una giornata di felicità e di rugby. Prossimo appuntamento: sabato pomeriggio a Ragusa, contro la Villa Pamphili Roma, sperando di bissare questo successo.
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