VERTICE NELLA SEDE CNA DI COMISO PER CERCARE UNA SOLUZIONE E COMBATTERE L’ABUSIVISMO NEL SETTORE DEI PARRUCCHIERI E DELLE ESTETISTE

Prosegue la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo avviata dall’Unione Cna Benessere e Sanità sul territorio provinciale nel settore dell’acconciatura e dell’estetica. Dopo Pozzallo e Vittoria, è stata la volta di Comiso. La sede territoriale della Cna, alla presenza del presidente Giovanni Calogero con il responsabile organizzativo Andrea Distefano, ha ospitato un incontro alla presenza dell’assessore comunale allo Sviluppo economico, Sandra Sanfilippo, con la partecipazione di numerose imprese del settore, e dell’assistente capo della polizia locale, Biagio Dimartino. Anche questa volta, a dimostrazione di come abbia a cuore la problematica, e non solo nell’ambito in questione ma anche negli altri settori, ha voluto esserci il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, il quale ha chiarito come l’associazione di categoria abbia sollecitato la Prefettura ad avviare un percorso concertato con le forze dell’ordine per fare in modo che il fenomeno possa essere il più possibile contenuto. “Sia l’assessore che il rappresentante della polizia locale – spiega il presidente Modica Belviglio – hanno convenuto con la Cna sul fatto che, soltanto attraverso un’azione comune, sarà possibile frenare le pratiche sleali che rischiano di condurre alla chiusura molte delle imprese sane che fanno i salti mortali pur di restare sul mercato. E’ una situazione di certo aggravata dalla crisi. Ma la deregulation rischia di fare saltare il sistema. Ecco perché dichiamo che è indispensabile la massima attenzione”. La responsabile provinciale Caldarera ha sottolineato che “grande è la disponibilità da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine, nel caso in ispecie della polizia municipale di Comiso, per portare avanti a braccetto un’azione di repressione che invogli il più possibile le imprese ad emergere dal sommerso. Non è però – ha aggiunto – affare semplice. È indispensabile la massima cautela e soprattutto attivare le dinamiche positive che consentano di accompagnare l’impresa in nero a mettersi in regola. Questa, per la Cna, sarebbe una grande vittoria”.

 

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