VERTENZA EX DIRIGENTI AL COMUNE DI COMISO

In merito alla sentenza del giudice del lavoro riguardante la vertenza aperta nei confronti dell’Amministrazione comunale da tre ex dirigenti dell’Ente stesso, il sindaco Giuseppe Alfano dichiara: “Negli ultimi giorni, su questo argomento, ho sentito i più disparati e, a volte, fantasiosi commenti, mossi, probabilmente, del cosiddetto sentito dire piuttosto che dalla conoscenza di notizie di prima mano. Per evitare ulteriori illazioni, mi sembra opportuno fare chiarezza sulla vicenda. Intanto, il giudice di primo grado ha acclarato che le tre ex dirigenti ricorrenti non avevano un diritto a mantenere tale l’incarico. Nella sentenza, infatti, si legge testualmente che ‘si dichiara cessata la materia del contendere in relazione al capo di domanda avente ad oggetto il mantenimento delle funzioni dirigenziali già possedute’. Con ciò, giustizia è stata fatta! In termini più espliciti, la sentenza, pertanto, si limita a riconoscere il profilo professionale di appartenenza che, peraltro, non è mai stato messo in discussione né ho adottato atti destinati a modificarlo. Quanto poi alla pretesa risarcitoria di cui si è davvero favoleggiato (un partito d’opposizione ha tirato  in ballo cifre stratosferiche parlando addirittura di 70.000 euro) la stessa sentenza stabilisce che tale risarcimento è ‘pari alla differenza di retribuzione concretamente percepita e la retribuzione che sarebbe spettata qualora si fosse mantenuta la propria posizione dirigenziale fino al 22 ottobre 2008’. Poiché la revoca delle funzioni dirigenziali è avvenuta all’incirca tre mesi prima della citata scadenza, in concreto la somma spettante a ciascuna delle ex dirigenti ammonterebbe a circa 1.000. Per quest’ultima parte del giudicato, peraltro assolutamente contraddittorio, il Comune ha ritenuto opportuno proporre appello. Tutto ciò dimostra la validità della tesi sostenuta dall’Amministrazione comunale in sede giudiziaria a fronte di un cosciente e interessato travisamento dei fatti da parte dell’opposizione.

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