Vaccini, in Sicilia verso stop per mancanza di dosi. Intanto Pfizer annuncia nuove scadenze

L’assessore alla Salute Razza ha ribadito che la richiesta della zona rossa e’ nata con l’obiettivo di “proteggere il nostro sistema sanitario e produttivo e garantire una adeguata campagna vaccinale nelle prossime settimane. Obiettivo, evitare che se aumentino i contagi si sia costretti a convertire strutture sanitarie in reparti Covid: dobbiamo garantire le cure ordinarie a chi non e’ malato di Covid, non farlo sarebbe un errore. Ci dispiace, infine, avere dovuto sospendere la campagna vaccinale in alcune province per garantire i richiami, ma abbiamo fatto magazzino per garantire la seconda dose ai vaccinati, aspettiamo che lunedi’ il commissario Arcuri faccia chiarezza sulle forniture e che l’Ema liberi l’uso di altri vaccini che altri Paesi hanno gia’ adottato”.

“L’auspicio e’ che in tempi rapidi l’Ema voglia liberare altri vaccini, perche’ e’ assurdo che ce ne siano che possano essere utilizzati in altri Paesi anche dell’Occidente, ma che in Europa non vengano ancora consentiti. Forse e’ il caso, anche per questo annuncio che viene da Pfizer, che in sede comunitaria ci si dia una mossa dal punto di vista delle autorizzazioni”. Cosi’ l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a Catania durante un incontro sulla zona rossa nell’Isola. “Abbiamo dovuto – ha aggiunto – quasi sospendere in alcune province la campagna vaccinale per garantire i richiami. Siamo partiti con un veloce sprint, poi abbiamo fatto magazzino per i richiami per prudenza.

Ho dovuto dare indicazione nelle scorse ore, fino a quando lunedi’ non ci sara’ chiarezza da parte di Arcuri, di sospendere le attivita’ dove il magazzino non e’ adeguato alle esigenze perche’ non possiamo permetterci di non avere le dosi di richiamo. Nelle province in cui non ci sono le dosi per i richiami – ha spiegato – valuteremo di sospendere la prime inoculazione. Lunedi’ ci confronteremo con lo Stato dopo che l’azienda ha spiegato che la riduzione e’ dovuta a una ristrutturazione che le permettera’ una maggiore produzione”.

Intanto Pfizer e BioNTech hanno annunciato “un piano” che dovrebbe ridurre a una settimana i ritardi nelle consegne del vaccino anti-Covid, che l’Europa temeva si prolungassero per 3-4 settimane. Il piano “permettera’ di aumentare la capacita’ di produzione in Europa e di fornire molte piu’ dosi nel secondo trimestre”, si legge in un comunicato congiunto. “Torneremo al calendario iniziale di distribuzione all’Ue a partire dalla settimana del 25 gennaio, con un aumento delle consegne dalla settimana del 15 febbraio – prosegue la nota -. Per farlo, alcune modifiche al processo di produzione sono ormai necessarie”.

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