È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UTILIZZO IMPROPRIO DEL TESSERINO PER IL TRASPORTO DISABILI
14 Feb 2017 10:31
Utilizzava un tesserino per il trasporto dei disabili, intestato alla suocera, per faccende personali. Da un paio di giorni il veicolo era stato attenzionato, poiché parcheggiato in Corso Umberto negli stalli riservati ai diversabili sul quale era esposta un’autorizzazione oramai in disuso dal 2015(quella arancione), seppure non scaduta. Sabato scorso, avendo reiterato la sosta con la medesima modalità, si è proceduto a sanzionare il veicolo. Dopo oltre un’ora, la conducente del mezzo si è presentata al Comando di Polizia Locale chiedendo conto e ragione per la multa. Alla contestazione, ha ammesso che la titolare dell’autorizzazione era la suocera la quale era stata accompagnata dalla parrucchiera. Poco dopo, l’interessata, a specifica domanda, cambiava versione sostenendo che aveva accompagnato la congiunta a casa. A quel punto, attraverso il dispositivo di controllo anagrafico, si procedeva a un accertamento immediato dal quale emergeva che la titolare della concessione era deceduta nel mese di dicembre del 2011 e che, dunque, il tesserino non era stato riconsegnato come previsto dalla legge. L’automobilista, una 48enne residente a Modica, forniva altre versioni per giustificare l’utilizzo improprio, nonostante la contestazione della mendace dichiarazione: “Non sapevo che il tesserino andasse sostituito”, “Ero convinta che fosse un tesserino per trasporto generico di disabili tant’è che lo utilizzo quando vado a Rosolini da mia sorella che ha un figlio disabile e così lo accompagno”. La donna, a questo punto, è stata generalizzata e deferita alla Procura della Repubblica per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Nonostante si trovasse in un ufficio di polizia giudiziaria ha continuato a fornire inutili giustificazioni “esortando”, addirittura, gli ufficiali presenti a “chiudere un occhio”.
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