UNA CITTÀ ALL’ASTA, CHIEDIAMOCI PERCHÈ?

I vittoriesi non devono dimenticare quello che questa città ha attraversato dal punto di vista dell’attacco criminale e mafioso e della oppressione dei poteri forti e parassitari, dalle multinazionali delle sementi fino ad arrivare alla GDO con tutto quello che sta in mezzo, per non parlare della rappresentanza politica”. Il coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà Enzo Cilia torna nuovamente sulla tragedia che ha colpito Vittoria.

“Ricordo, continua Cilia, di voti a valanga dei vittoriesi verso personaggi che se la sono squagliata dopo aver fatto i porci comodi loro…Vittoria dal 1996  non ha una rappresentanza parlamentare alla Regione siciliana e al Parlamento nazionale che sia stata in grado di fare gli interessi dei vittoriesi, eppure ancora oggi alcuni politici iblei vengono eletti nella lista del Pdl in Campania. Ma cosa è stato fatto per tutelare il nostro territorio, la nostra agricoltura, la nostra economia? Insomma, un esame di coscienza dovremmo farcelo tutti, non serve adesso fare proclami quando invece chi è stato al governo della Regione e dello Stato non ha preso i provvedimenti necessari per evitare che tutto ciò accadesse, che la disperazione avesse il sopravvento sulla ragione”.

Sinistra ecologia e libertà ribadisce il proprio impegno con proposte concrete (reddito minimo garantito, blocco dei pignoramenti, aiuti alle fasce più deboli)  alle persone indigenti, consapevoli che il “governissimo” PD-PDL-SC non accoglierà nessuna di queste proposte, perché il loro compito, in linea col governo Monti, è quello di tutela i banchieri e il sistema economico con le compatibilità di bilancio in costituzione e il sistema creditizio europeo. Confermiamo la nostra presenza alla manifestazione con l’ex Serit, oggi Riscossione Sicilia, prevista per il 24 maggio a Vittoria.

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