UNA BUFALA GIORNALISTICA

I consiglieri comunali di Scicli, Guglielmo Ferro, Guglielmo Scimonello, Rocco Verdirame e Giorgio Vindigni, intervengono con un comunicato stampa, dopo le notizie infondate apparse nei giorni scorsi sul sito di un giornale on-line. <Siamo esterrefatti  – dichiarano i quattro consiglieri – per le farneticanti notizie riportate sulla stampa, ovverosia, quelle di bandire un concorso al Comune di Scicli. Ma di quale concorso si parla? Che qualcuno ci spieghi, per favore, a cosa si riferisse e, a quale fonte, si è attinta questa bufala. Gli scriventi consiglieri -continuano- hanno semplicemente prodotto una proposta propedeutica alla riorganizzazione della macchina comunale, questione complessa e, forse, a taluni sgradita ma, purtroppo, non sempre nella attività amministrativa si possono fare cose a tutti gradite, specie se animate da propositi di riduzione dei costi del personale. Altro che istituzione di dirigenti!

Tanto  piu’ che  le passate Amministrazioni e le precedenti  maggioranze si sono prodigati a fare di  Scicli un Ente strutturalmente deficitario>.

Ma, cerchiamo di capire, cosa gli viene addebitato ai quattro consiglieri firmatari del documento: “La modifica dei Criteri generali e l’Ordinamento degli uffici e dei servizi”, insomma, una nuova Pianta Organica (proposta da Verdirame, Ferro, Ficili e Claudio Caruso) approdi presto in Consiglio. E, ancora, chi propone la nuova Pianta Organica,

la giunta o il consiglio comunale?

<Siamo di fronte -spiegano i consiglieri Ferro, Scimonello, Verdirame e Vindigni- ad una confusione tra “pianta organica”, certamente di competenza della Giunta, coi “criteri generali di ordinamento degli uffici e dei servizi”. Le norme del testo unico degli EE.LL., segnatamente all’art. 42 del D.Lgs. 267/2000, dove accerterà  che fra le poche attribuzioni del C.C. c’è quella “dell’indirizzo e del controllo …….. e dei criteri generali in materia  di “Ordinamento amministrativo degli Uffici e dei servizi”.  Riguardo alla opportunità di tale nostra proposta del 14 gennaio u.s., non sfuggirà agli organi di informazione, così come non sfugge alla cittadinanza di Scicli, che non a caso uno dei punti del nostro mini programma di ‘salute pubblica’, attiene proprio alla riorganizzazione ed efficientazione della macchina amministrativa. Tale questione, l’efficienza organizzativa, inserita tra l’altro nei programmi di tutti i candidati sindaci, infatti, è tutt’altro che secondaria per la realizzazione di un programma di risanamento dell’Ente e, in senso lato, del rilancio complessivo del territorio. 

Relativamente alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale, -continuano i quattro consiglieri- è bene precisare che i capigruppo hanno ripetutamente richiesto, anche per ragioni di economicità e speditezza, oltre alla surroga dei consiglieri dimessi, non solo questo punto, ma anche ben altri cinque in materia di sanità, trivellazioni petrolifere, liberi consorzi, chiusura TAR CT, Corte dei Conti, tutti punti che precedevano quello di che trattasi.

Infatti, – ribadiscono- restiamo tuttora convinti, nonostante quanto asserito dal Segretario Generale ed attuato dal Presidente Bramanti, che l’attività del Consiglio non si blocca per la rinuncia del consigliere subentrante (Art.8, comma 5 – Regolamento del  Consiglio Comunale di Scicli e Art. 242, comma 3, OREL). Pertanto, a nostro avviso, si potevano risparmiare ben due (fin ora) consigli comunali andati del tutto a vuoto, e questo è quanto abbiamo cercato di far rilevare, ed insistiamo a farlo, con le nostre “pressioni”, svolte nell’assoluto rispetto delle nostre prerogative, al Presidente del Consiglio comunale di Scicli. Rileviamo, peraltro, e senza polemica,  che il Presidente Bramanti, non ha, dopo le dimissioni del Consigliere Ficili, mai riunito la Conferenza dei Capigruppo, Organismo Istituzionale in cui avrebbe potuto confrontare la sua interpretazione della normativa.

La superiore precisazione, -terminano i consiglieri Ferro, Verdirame, Scimonello e Vindigni- corredata dalle note a firma dei Capigruppo consiliari, viene inoltrata per opportuna conoscenza a S.E. il Prefetto di Ragusa, non soltanto per ristabilire la verità, si bene anche per sollecitare ogni  eventuale iniziativa che vorrà e/o potrà assumere>.

 

 

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