UN TITANO CONTRO GLI DEI DELL’OLIMPO

Rosario Crocetta, Presidente  della Regione Siciliana è stato oggetto di discussione sul Washington Post  come leggiamo da una notizia Ansa:”Il governatore della Sicilia, abbatte barriere (e i criminali)”. Titola così il Washington Post il profilo dedicato a Rosario Crocetta, pubblicato in prima pagina. ”Degli ultimi due inquilini del Palazzo della regione – scrive il giornale – uno è sott’accusa per reati penali e l’altro sta avendo molti problemi. Si tratta di Crocetta, il politico più improbabile che abbia mai governato la terra di Cosa Nostra”. ”Sono omosessuale e lo considero un dono di Dio”, dice Crocetta.

In effetti Crocetta è un presidente particolare che lotta contro la mafia, contro la “la manghiobbia” della politica e dei politici, alternativo al consueto, che usa una lingua vicina alla gente, che ha affascinato con il suo essere diretto e senza ambiguità. La sua lotta al malaffare, alla mafia registra consensi, il suo coraggio  è popolare, ma viene criticato, però, in quanto i suoi proclami si scontrano contro la realtà contingente, e questi,  forse, sono il suo limite, a detta di molti.

Definito “improbabile”, in ambiente americano, significa riconoscergli una sua peculiarità, quella di un politico, che con coraggio ha affrontato e affronta i mali della realtà siciliana, che da sempre vive in un’alcova ed in un sistema, difficile da sconfiggere, se pensiamo a parentopoli, agli scandali della corruzione scoppiati a Messina, ma che coinvolgono una buona parte della politica siciliana e della Regione Sicilia.

A noi tutti piace questo paladino del buon governo, ma ci rendiamo conto che la sua lotta si scontra con quella frase di memoria lampedusiana, del “tutto cambi perché rimanga com’è”. In effetti, la Rivoluzione preannunciata si scontra con una mentalità e dei comportamenti troppo radicati nella natura del siciliano e della Sicilia, rassegnato al clientelismo, ai favori e alla macchina burocratica della Regione, difficile da scalfire.

Senza voler essere eccessivi, definiamo Crocetta un Titano contro gli dei dell’Olimpo, raggruppando in questi ultimi i difetti umani di quegli dei, tanto vicini a noi per la loro umanità.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it