È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN QUADRO A TINTE FOSCHE QUELLO RIGUARDANTE IL COMPARTO EDILIZIO
26 Apr 2013 09:35
Come abbiamo visto, nei giorni scorsi anche il settore dell’edilizia è sceso in piazza a manifestare per gridare lo stato di drammaticità che sta vivendo con una situazione che diventa sempre più preoccupante.
Negli anni infatti il settore in Sicilia ha perso migliaia di posti di lavoro e i dati sono drammatici: i lavoratori occupati sono passati da 108 mila del 2008 a 57 mila del 2012. Questo è un fatto grave su cui bisogna intervenire immediatamente; partendo proprio dall’edilizia si può rimettere in moto l’economia in crisi.
L’edilizia riguarda, infatti, anche crisi di aziende ad essa collegate e quindi automaticamente sempre più perdita di posti di lavoro.
I fattori che hanno portato a tale situazione sono diversi, fra questi l’estrema incertezza che scoraggia e rinvia le decisioni di investimento delle famiglie, per le difficili prospettive del mercato del lavoro e per la flessione del reddito disponibile. Un’altra causa rilevante, che sta ostacolando la ripresa del mercato immobiliare e residenziale, è costituita dal blocco del circuito finanziario a medio e lungo termine che rende estremamente difficile alle famiglie accedere ai mutui per l’acquisto della casa. Infine l’inasprimento del carico fiscale derivante dall’Imu ha contribuito pesantemente alla crisi generale.
Per questo motivo ritengo importante intervenire immediatamente su quattro punti che potrebbero rimarginare in parte le criticità che colpiscono il settore: l’accesso al credito, il rapporto con la pubblica amministrazione dal punto di vista dei pagamenti e delle procedure, la ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio esistente, le opere pubbliche.
Oltre a ciò iniziative parlamentari in tal senso prevedono per il nuovo piano casa la realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata, popolare, libera, in affitto agevolato attraverso incentivi fiscali, premi volumetrici, semplificazione delle procedure per il recupero di aree già edificate o dismesse e l’incentivazione e agevolazione del recupero del patrimonio immobiliare per l’adeguamento a criteri di risparmio e di efficienza energetica e messa in sicurezza antisisimica. Sospensione per due anni dell’imposta di registro sulla vendita tra privati di immobili utilizzati come prima casa e dimezzamento per gli altri immobili.
Tra le priorità del nuovo Governo ci sono da mettere in atto azioni ed interventi immediati per fermare un inaccettabile declino e rilanciare un settore fondamentale per la tenuta sociale ed economica dei territori.
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