È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN PAPA RIVOLUZIONARIO
22 Set 2013 07:43
Parole rivoluzionarie , semplici e vere quelle di Papa Francesco nell’omelia di Santa Marta. Denaro, vanità, tentazioni terrene, superbia nel suo discorso.
Il denaro, ha detto Papa Francesco, “ha questa seduzione di farti scivolare lentamente nella tua perdizione”. “Non puoi servire Dio e il denaro”. Non si può: o l’uno o l’altro! Questo non è comunismo, eh! Questo è Vangelo puro! Queste sono le parole di Gesù! Cosa succede col denaro? Il denaro ti offre un certo benessere all’inizio. Va bene, poi ti senti un po’ importante e viene la vanità. Lo abbiamo letto nel Salmo che viene questa vanità. Questa vanità che non serve, ma tu ti senti una persona importante: quella è la vanità. E dalla vanità alla superbia, all’orgoglio. Sono tre scalini: la ricchezza, la vanità e l’orgoglio”. “Nessuno – ha detto ancora – può salvarsi col denaro!”. Tuttavia, ha osservato, “il diavolo prende sempre questa strada di tentazioni: la ricchezza, per sentirti sufficiente; la vanità, per sentirti importante; e, alla fine, l’orgoglio, la superbia: è proprio il suo linguaggio la superbia”.
Il denaro corrompe, e l’idolatria del danaro allontana da Dio e indebolisce la fede e il pensiero. Non si può servire Dio e il denaro, e ”questo non è comunismo”. Il danaro poi suscita invidie, gelosie e tormenti. Lo ha detto il Papa nella messa a Santa Marta. Stralci della omelia sono pubblicati dalla Radiovaticana. “Non si può servire Dio e il denaro”, ha detto papa Francesco commentando le parole di san Paolo. C’è qualcosa “nell’ atteggiamento di amore verso il denaro – ha osservato – che ci allontana da Dio”. Ci sono “tante malattie, tanti peccati, ma Gesù – ha detto – su questo sottolinea tanto”: “l’avidità del denaro, infatti, è la radice di tutti i mali”. Presi da “questo desiderio”, ha constatato il Papa, “alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti”. E con amarezza ha aggiunto: “E’ tanto il potere del denaro, che ti fa deviare dalla fede, pure”, addirittura “ti toglie la fede: la indebolisce e tu la perdi!”.”Il denaro anche ammala il pensiero, anche ammala la fede e la fa andare per un’altra strada. Queste parole oziose, discussioni inutili… E va più avanti… Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno. ‘Io sono cattolico, io vado a Messa, perché quello mi dà un certo status. Sono guardato bene… Ma sotto faccio i miei affari, no? Sono un cultore del denaro’. E qui dice una parola, che la troviamo tanto, tanto frequentemente sui giornali: ‘Uomini corrotti nella mente’. Il denaro corrompe! Non c’è via di uscita”. Se scegli “la via del denaro”, ha aggiunto, “alla fine sarai un corrotto”.
”Vangelo puro” prima delle riforme, le parole di Papa Francesco, che non giudica i gay, e per loro predica misericordia, come anche per i divorziati risposati e le donne che hanno abortito.
Ma ci stupisce quando parla della Chiesa e delle Riforme “La prima riforma deve essere quella dell’atteggiamento. I ministri del Vangelo devono essere persone capaci di riscaldare il cuore delle persone, di camminare nella notte con loro, di saper dialogare e anche di scendere nella loro notte, nel loro buio senza perdersi. Il popolo di Dio vuole pastori e non funzionari o chierici di Stato”.
Se noi uomini e donne, giovani e meno, bambini e bambine sapessimo ascoltare, tutto nella vita sarebbe facile e percorribile!
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