Un Montalbano pazzo d’amore per l’ultimo episodio della fiction. Il futuro delle riprese ancora in forse

Sarà un Salvo Montalbano “isciuto completamente pazzo” d’amore per una collega, Antonia della scientifica, in mezzo ad un’indagine che si consuma in un contesto a lui estraneo il teatro. Il commissario di Vigata, cittadina fantastica e metaforica della Sicilia, e’ pronto a tornare sul piccolo schermo, su Rai1 l’8 marzo dopo Sanremo e lo fara’ con un nuovo, attesissimo episodio che sapra’ conquistare affezionati della serie e non solo e che vede nel cast vede nel cast anche Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Antonia Truppo, Angelo Russo, Marina Rocco, con Greta Scarano e con la partecipazione di Sonia Bergamasco. Stamani la conferenza stampa per presentare quello che, almeno al momento, è l’ultimo episodio de “Il commissario Montalbano” visto che è l’ultimo che è stato girato. Da quel momento ad oggi ci sono stati tre lutti, lo scrittore Andrea Camilleri, il regista Alberto Sironi e lo scenografo Luciano Riccieri, e il covid.

Non c’è stato nemmeno il tempo di elaborare questi lutti, ha detto l’attore Luca Zingaretti, così come non c’è stato il tempo a causa del covid, ha aggiunto il produttore della Palomar, Carlo Degli Esposti, di sedersi attorno ad un tavolo e riflettere su cosa fare, se considerare questo davvero l’ultimo episodio oppure pensare ad altri episodi anche sulla scia dell’ultimo romanzo postumo “Riccardino” di Camilleri. Insomma il futuro di Montalbano? Forse ci sarà, forse no. Ancora troppo presto per dirlo, per sciogliere la riserva, come più volte spiegato in conferenza stampa.

Ma intanto preparate i fazzoletti perchè in questo nuovo episodio vedremo un Montalbano romantico ma vedremo anche un ruolo molto attivo da parte delle donne presenti nella fiction. Montalbano vivra’ un vero “stravolgimento”, pronto a cambiare la sua vita per amore, non per la sua eterna fidanzata Livia (Sonia Bergamasco) ma di una giovane collega Antonia, (Greta Scarano) che lo fa impazzire d’amore e mettere in dubbio anche “la sua carriera tanto da essere disposto a mollare tutto”.

Sara’ questo il capitolo finale della serie? Zingaretti non scioglie al momento la riserva: “Non c’e’ stanchezza su questo personaggio. Io pero’ dico che i morti da due sono diventati tre, oltre a Camilleri e Sironi anche lo scenografo Riccieri, ed erano compagni di squadra. Non e’ una cosa da poco non trovare piu’ i punti di riferimento. Da una parte c’e’ la tentazione del voler tornare al timone della barca, per rispetto a queste persone. Dall’altra mi chiedo se Camilleri ci domandasse tutto questo. Quest’anno e’ stato segnato da tante cose, ma soprattutto il tempo si e’ fermato con il covid”.

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