UN CONSIGLIO PROVINCIALE APERTO SI OCCUPI DELLA QUESTIONE

“Abbiamo partecipato in rappresentanza della Provincia Regionale di Ragusa all’incontro tenutosi alla presenza dell’Ass. Reg. Centorrino (nella foto) perché crediamo che  la scuola e l’istruzione siano un patrimonio del territorio che le recenti decisioni assunte a livello ministeriale tendono a deprimere.”  Così il v.Presidente del Consiglio Provinciale Sebastiano Failla ed il Consigliere Ettore Di Paola hanno commentato la loro partecipazione all’incontro palermitano promosso dalla GILDA che ha fatto il punto della situazione sullo stato della scuola in Provincia di Ragusa. Il v.Presidente Failla in rappresentanza del Consiglio Provinciale ed il Consigliere Di Paola delegato del Presidente Antoci hanno sostenuto le giuste rivendicazioni di un mondo come quello della scuola che non può essere oggetto di una logica basata su pure esigenze di Bilancio.

“Già nell’incontro organizzato qualche settimana fa presso il Palazzo della Provincia – dichiara Failla –  mi ero detto disponibile a sostenere le proposizioni delle parti sociali perché credo nello strumento della scuola come momento di sviluppo socio culturale di base che non può subire tagli indiscriminati senza un ragionamento profondo e che tenga conto delle specificità di ogni provincia italiana, che tradizionalmente rappresenta realtà variegate. Insieme al Consigliere Di Paola ed altri Consiglieri che vorranno aderire a questa battaglia per il territorio formalizzeremo domattina una richiesta di Consiglio Provinciale aperto che affronti insieme alle parti sociali ed agli operatori del settore le problematiche legate a questo mondo per sviluppare un azione concreta ed incisiva in loro favore.”

“Ho partecipato all’incontro – commenta Di Paola –  sia nella mia veste di Consigliere Provinciale sia come delegato del Presidente Antoci e della Giunta intera, perché siamo convinti del fatto che battaglie di questo genere vadano condotte al di là di posizioni ideologiche e senza steccati politici o interessi di bottega, perché è solo tramite le Istituzioni in quanto tali che si può rendere un servizio reale al territorio che non sia viziato da propaganda o peggio ancora da strumentalizzazioni politiche fini alla politica particolare e non all’interesse generale. Insieme al v.Presidente Failla abbiamo valutato come insostenibile la congiuntura attuale e crediamo che sia interesse della nostra comunità discutere e trovare soluzioni soddisfacenti al problema. La decisione di chiedere un Consiglio Aperto va proprio in questa direzione.” (l.c.)

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