Un campo da golf extralusso con annessa una struttura ricettiva. Ispica lo avrà entro il 30 giugno 2029

Scicli lo sognò già prima degli anni Duemila a Punta Pisciotto a Sampieri nell’area dell’ex fornace Penna. Non se ne fece nulla perchè nessuno della classe politica ed amministrativa vi credette. Sogno, invece, che Ispica già allora cominciò a coltivare mettendo mano allo strumento urbanistico. E così quando si crede in un territorio e nelle sue potenzialità succede quello che sta accadendo a Ispica comune ibleo che, già nel 2008, era in possesso dell’autorizzazione di impatto ambientale dopo aver votato, nello stesso anno, in consiglio comunale una variante al piano regolatore generale in aggiornamento a quello risalente al 1983. Impatto ambientale e variante al Prg per cosa? Per una struttura turistica extralusso dotata di un campo da golf da 18 buche (la luce di cui gode questa parte dell’isola permette di giocare fino al tramonto) con annesso un hotel a cinque stelle e servizi di pregio che dovrebbe nascere su un’area di 80 ettari in contrada “Cucca-Punti”. Il progetto per il nuovo Ispica Golf Resort è promosso dal brand Westin del gruppo Marriott che, tramite l’olandese Luxury Hotels International Management Company B., rileverà la gestione. Alla Regione Sicilia, all’attenzione della commissione tecnica-specialistica, è stato depositato il faldone presentato dalla società Ispica srl contenente alcune modifiche al progetto, in linea con le norme del codice dell’ambiente; modifiche che riguarderebbero la componente architettonica, con scelte in armonia con l’ambiente per migliorare l’impatto paesaggistico, e la componente impiantistica con interventi comfort termo-acustici e di risparmio energetico. Rimane invariata, invece, la progettazione del campo da golf. Dai calcoli presentati da Ispica srl si evince che, tanto la volumetria degli edifici quanto le superfici coperte, saranno inferiori rispetto a quanto previsto in origine. Nello specifico diminuiranno rispettivamente del 24,8 e dell’11,8 per cento.

L’opera dovrebbe essere realizzata entro il 30 giugno 2029.

L’aggiornamento sulla data del fine lavori è stato concesso, nell’estate scorsa, dopo aver constatato che difficilmente si sarebbe riusciti a rispettare la scadenza del dicembre 2027. In ragione di ciò Invitalia, l’agenzia del governo che cinque anni fa aveva destinato un contributo da 17,5 milioni a fondo perduto, su un investimento complessivo di 50 milioni di euro, ha permesso la proroga del finanziamento.

Il Comune di Ispica ha visto bene a metà degli anni Duemila.

L’ente, infatti, al fine di individuare un’area adeguata per ospitare una struttura così vasta, nel 2008 con il suo consiglio comunale ha votato una variante al piano regolatore generale che, nella realizzazione del progetto in questione, si è rivelata fondamentale. Allora erano previste aree destinate all’insediamento di iniziative che coniugavano turismo e sport: ciò, insomma, che il progetto di oggi prevede per contrada “Cucca-Punti”. Un progetto che, secondo quanto voluto dal gruppo Marriot, prevede la separazione delle aree destinate alle camere da quelle che ospiteranno le aree comuni, così come la suddivisione in differenti immobili della spa e del ristorante da ottanta coperti. L’hotel, il ristorante e gli altri immobili saranno estesi su poco meno di 162mila metri quadrati, pari al 18 per cento del totale dell’area rispettando il limite del 20 per cento fissata dalla normativa vigente. Prevista un’offerta lavorativa per 140 persone nella diversità dell’impiego per garantire tutti i servizi all’interno della struttura ricettiva.

Soddisfazione dal sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini, che guarda lontano, che intravede uno sviluppo a largo respiro per il suo territorio. “L’appetibilità della zona potrebbe indurre coloro che vengono per praticare il golf in questa struttura a valutare bene di investire nel territorio – commenta il primo cittadino ispicese – è chiaro che una struttura ricettiva di questo livello diventa uno strumento, un modo per fare prestare attenzione al territorio e di conseguenza rendere il territorio destinatario di investimenti. Non dobbiamo dimenticare che questo tipo di turismo è un turismo dalle grandi possibilità, a cui si dedicano persone con importanti disponibilità finanziarie. Noi per primi siamo fieri di vivere in un territorio dalle grandi potenzialità turistiche che possono essere un concreto volano di sviluppo per questa area del sud-est siciliano e per la comunità che la vive”.

Foto: repertorio

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