UN ARRESTO DEI CARABINIERI PER SPACCIO DI DROGA

Lunedi pomeriggio, due sottufficiali della Compagnia carabinieri di Ragusa, uno della stazione di Ibla e l’altro addetto al nucleo operativo di compagnia, avevano da poco terminato i rispettivi servizi e avevano un appuntamento presso la fermata dei pullman per un impegno in comune.

Paradosso della vita, proprio in quel momento stava arrivando il pullman da Catania e dallo stesso scendevano due vecchie conoscenze dei militari, entrambi pregiudicate e uno dei due sottoposto attualmente a sorveglianza speciale.

I due sottufficiali chiamano la centrale e si fanno mandare un’autopattuglia dell’aliquota radiomobile in supporto. Fermati i due giovani, gli stessi mostravano subito notevole disagio. Sottoposti a perquisizione, uno dei due veniva trovato in possesso di un sacchetto trasparente pieno di marijuana fresca fresca nonché di un flacone pieno di liquido trasparente con l’etichetta strappata: metadone!

I due vengono immediatamente fermati e accompagnati in caserma. Qui si scopre che i due erano andati a Catania a comprare la droga e che il metadone era per il compagno di viaggio, il sorvegliato speciale 26enne M.C., che quindi per questa volta ha scampato l’arresto. È però stato denunciato – la settima volta in sette mesi – per la violazione delle prescrizioni impostegli dal giudice nell’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza.

L’altro fermato, il trentenne Giorgio Cappuzzello, già noto per aver sfasciato la vetrina del Caffè Trieste tre anni or sono, s’è assunto la paternità dello stupefacente ed è stato dichiarato in arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici è stato sottoposto, d’intesa con il Sost. Procuratore della Repubblica Iblea, dott.ssa Claudia Maone, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

I militari hanno sequestrato un flacone di metadone e cinquantacinque grammi di marijuana.

L’indomani mattina, condotto innanzi al Giudice, Cappuzzello, dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto dal giudice agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

Per l’ennesima volta a Ragusa s’è riscontrato come la canapa indiana, sotto le diverse forme di hashish e marijuana, la faccia da padrona sul mercato della droga. È infatti assolutamente probabile che il mezzo etto di “erba” fosse destinato al mercato di dettaglio delle strade e dei parchi del Capoluogo Ibleo. L’attenzione nell’azione di contrasto è sempre massima e il controllo costante del territorio e dei soggetti pregiudicati e pericolosi sono sempre la priorità dei carabinieri di Ragusa.

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