TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA

Garofalo denuncia alla direttrice provinciale di Poste Italiane i disagi degli utenti

sg – Il vice sindaco Salvatore Garofalo, accompagnato dal consigliere comunale Vincenzo Cilia, che gli aveva precedentemente posto tale specifico problema, si è incontrato con Gaetana Treppiedi, direttore provinciale di Poste Italiane, per discutere “dei disagi dei cittadini di Vittoria e Scoglitti, costretti ad utilizzare i servizi postali in uffici intasatissimi, con code spesso interminabili ed ai limiti della sopportabilità”.

“Sono, infatti, a tutti ben note – ha spiegato il vicesindaco di Vittoria – le vicende dell’ufficio postale di Scoglitti balzato agli onori della cronaca, ma non per l’efficienza dimostrata. Abbiamo ascoltato la dirigente che, con grande disponibilità e gentilezza, ci ha illustrato la situazione degli uffici di Vittoria e Scoglitti. Non ci hanno convinto le statistiche che ci ha mostrato circa i tempi medi delle operazioni allo sportello perché, senza volere in alcun modo dubitare della loro esattezza, nove minuti in media per ogni operazione nel mese di agosto, a Scoglitti, non corrispondono alla realtà di ore ed ore di fila patite dai cittadini, in estate, nel caldo della sala pubblico, senza condizionatori, in locali angusti e insicuri, senza numeratore e molto spesso con file bestiali che si allungavano nella strada e sotto il sole. La statistica non  può cancellare la realtà e non può offendere l’intelligenza delle persone. Ci risulta che i ricavi per Poste Italiane che producono Vittoria e Scoglitti, in termini di investimenti, vendita di prodotti postali e numero di utenti serviti siano, assieme a Modica, i più alti della provincia di Ragusa. Ad aggravare la situazione, in termini di disagi per i cittadini, ha contribuito anche l’introduzione di nuovi programmi operativi di sportello che hanno allungato i tempi delle operazioni. A fronte di questa triste realtà, fatta di lunghe code e disservizi, ci saremmo aspettati che almeno a Scoglitti quest’estate venisse avviato il doppio turno con apertura pomeridiana, così come è stato fatto a Marina di Ragusa, il cui ufficio non ha di sicuro le utenze di Scoglitti, ma così non è stato. Oggi a Vittoria l’unico ufficio con doppio turno è quello di via Matteotti; ci chiediamo perché, tenuto conto dei numeri di Vittoria, non rendere permanente l’esperienza di doppio turno che è stato effettuato in via sperimentale questa estate dall’ufficio di via Como e che è durato solo una settimana? Ci risulta anche che la provincia di Ragusa è una delle poche province con esubero di personale. Questo particolare cozza con la realtà quotidiana: file di cittadini agli uffici postali con sportelli non presidiati. Se c’è esubero, il personale dove viene impiegato? In ultimo ci sembra doveroso attenzionare il problema delle raccomandate inesitate, ovvero di quelle corrispondenze che per vari motivi non è stato possibile consegnare ai rispettivi destinatari e che restano, pertanto, disponibili in giacenza presso gli uffici postali di competenza territoriale. Questo servizio è fortemente carente e costringe la gente ad ore ed ore di fila ed in promiscuità con chi deve fare altro tipo di operazioni postali. Alla luce di tutto ciò invitiamo la dirigenza delle Poste a prendere in considerazione le nostre proposte: stabilizzare e rendere permanente in tutti gli uffici di Vittoria, cioè in Via Como, Piazza Italia e Via Giurato, il doppio turno, così come per Scoglitti nel periodo estivo; dotare di numeratori tutti gli uffici postali di Vittoria e Scoglitti, per evitare risse, che si sono, purtroppo, verificate, e migliorare la qualità del servizio. Vittoria si sta espandendo nella parte che va dall’Emaia al  villaggio Cicchitto. Tutta quella zona risulta scoperta e, di fatti, l’unico ufficio che fa da tampone è quello di via Como,  che di giorno in giorno aumenta i propri utenti. Ciò ci ha spinto a chiedere l’apertura di un nuovo ufficio postale nella zona sud, nella direttrice Scoglitti – Santa Croce e ad introdurre  il recapito pomeridiano delle raccomandate inesitate”.

 

 


Gurrieri critico nei confronti di Giovane Italia sulla Consulta degli stranieri

sg – In relazione alla presa di posizione del movimento politico Giovane Italia nei confronti dell’istituzione a Vittoria della Consulta elettiva dei cittadini stranieri, l’assessore alla Sicurezza, alla Trasparenza ed alla Polizia municipale Piero Gurrieri ha dichiarato di “avere appreso con una certa sorpresa delle affermazioni dei rappresentanti di Giovane Italia a proposito della prossima istituzione, nel nostro Comune, della Consulta elettiva dei cittadini stranieri”.

“Naturalmente – ha continuato Gurrieri – rispetto tutte le opinioni, ma non posso fare a meno di constatare, intanto, che l’atto fondamentale con il quale si è stabilito di istituire la Consulta, cioè il regolamento di Partecipazione, è stato adottato in modo unanime da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale, compresi quelli di centro-destra, circostanza che dimostra quanto sia strumentale e, comunque, infondato ricondurre quest’importante passaggio culturale e istituzionale all’interno della classica dicotomia tra sinistra e destra. Da uomo che si ispira ai principi etici e solidaristici della sinistra, infatti, mi pare estremamente corretto riconoscere come il tema della partecipazione politica ed elettorale degli stranieri al governo delle comunità locali sia stato ritenuto centrale e determinante non solo dalle amministrazioni progressiste, ma anche da quelle culturalmente riconducibili alla destra liberale, con la sola eccezione dei movimenti apertamente xenofobi come la Lega italiana. Circostanza dimostrata dalla recente raccomandazione emessa dal Consiglio Europeo, articolata in dieci punti, uno dei quali è costituito proprio dalla necessità di sperimentare percorsi di partecipazione garantendo agli immigrati in regola con la legislazione in materia di soggiorno legale (perché soltanto questi potranno essere ammessi all’elettorato attivo e passivo) una almeno parziale rappresentanza. D’altra parte, dato che proprio la presenza della Lega nella coalizione che sostiene l’attuale Governo del Paese ha impedito di riconoscere il diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri, noi, come Comune democratico, sentiamo almeno l’obbligo morale di potenziare gli strumenti a disposizione per stimolare ed accrescere il coinvolgimento dei cittadini immigrati alla vita pubblica. Desidero dire chiaramente a chi protesta per l’istituzione di questa Consulta che chi vive, lavora e studia nel nostro paese, sostenendo l’economia locale che probabilmente crollerebbe in mancanza di queste risorse umane, ha pieno diritto a partecipare attivamente alle decisioni della nostra comunità della quale è organicamente parte. Lo strumento naturale sarebbe il diritto di voto, ma considerato che in questo momento ciò non appare possibile, risulta necessario dare impulso a questa sperimentazione, senza farci condizionare dall’odioso assioma che lega automaticamente la questione della presenza degli stranieri a quella dell’ordine pubblico, che noi rifiutiamo, pur rimanendo sensibili al tema della sicurezza e, dunque alle giuste azioni di prevenzione e di repressione nei confronti di tutti i cittadini italiani e stranieri che mettono a rischio l’incolumità e i beni di altri cittadini. Quanto infine ai costi, saranno irrisori, in quanto tutti gli adempimenti elettorali saranno garantiti dal concorso dell’associazionismo presente nella nostra città che chiameremo a darci una mano in questo senso. In ogni caso, i minimi costi dell’operazione saranno ampiamente compensati dai benefici, in quanto la Consulta consentirà al nostro Comune l’attivazione di importanti servizi nei confronti della popolazione straniera, in particolare di orientamento e tutela, scegliendo quale modus operandi l’impegno su base volontaria degli stessi stranieri”.

 

 


Appalto per adeguamento impiani termici della scuola Che Guevara

(sg) – Con un ribasso del 22,15 per cento la ditta Eurotel di Agrigento si è aggiudicata l’appalto per l’“Adeguamento degli impianti termici della scuola Che Guevara”.

La base d’asta dell’appalto è di trentaseimila trecentodiciannove euro, oltre l’Iva.

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